Centrale elettrica a Castelfranco in Miscano, la minoranza insorge: 'Cittadinanza non consultata'

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(foto castelfrancoinmiscano.asmenet.it)(foto castelfrancoinmiscano.asmenet.it)

C'è attesa, ma anche timore a Castelfranco in Miscano, per la possibile realizzazione di una centrale elettrica della Terna. Se il primo cittadino del comune sannita, Antonio Pio Morcone, salutò il possibile insediamento favorevolmente, non la pensa chiaramente così il gruppo di minoranza consiliare:  "Con stupore e rammarico - si legge nella nota - prendiamo atto dell'entusiasmo, manifestato a mezzo stampa, dal primo cittadino. Incomprensibile appare il tentativo del sindaco di accreditarsi qualche non meglio specificato merito nella vicenda. Per far chiarezza, suole precisarsi che l'intervento in questione è frutto di un'autonoma scelta imprenditoriale della Terna ed è la stessa ad aver avviato l'iter autorizzativo in realtà, ad oggi, ancora in corso. Ciò a cui il nostro Comune era ed è chiamato è la valutazione della fattibilità urbanistica di tale centrale, ma più di tutto ha il compito di garantire la sicurezza per la salute della comunità castelfranchese. Da chi sempre, a parole, richiama la trasparenza quale linea guida del proprio operato ci saremmo aspettati certamente un atteggiamento diverso nell'affrontare la questione. Come mai si è espresso parere favorevole, a firma del vicesindaco D'Onofrio, senza nemmeno partecipare alla prima conferenza dei servizi? Come mai non si è ritenuto di consultare la cittadinanza prima di assumere una decisione su di una questione di tale rilevanza? Perché non sono stati promossi incontri pubblici con i rappresentanti della Terna, così come accaduto nei paesi limitrofi, per poter meglio comprendere i rischi ed i benefici di tale intervento? Perché non si è ritenuto di promuovere incontri con le associazioni ambientaliste e le maggiori rappresentanze sindacali del mondo agricolo per valutare l'impatto che tale centrale avrà sulle produzioni agricole e zootecniche del territorio, atteso inoltre che su di esse da diversi anni si sta cercando di avviare percorsi di valorizzazione che possano trainare lo sviluppo della nostra comunità? Noi riteniamo che Castelfranco possa e debba essere conosciuto per i prodotti che lo contraddistinguono, si pensi al caciocavallo, non certo per le centrali che sul suo territorio vengono installate e voi? Con rammarico, constatiamo che non ci è stata data la possibilità di prendere visione del più volte richiamato parere dell'esimio professore Daponte, considerato che agli atti del Comune non risulta nessun provvedimento con cui si è conferito tale incarico ne tantomeno alcun parere, questa è la vostra trasparenza? Assai irrisoria ci appare, inoltre, la somma pattuita quale ristoro ambientale, considerato il valore dell'investimento, non tralasciando il fatto che la stessa ha carattere di una tantum e, in ragione della convenzione sottoscritta, deve essere intesa a tacitazione di qualunque eventuale e futuro danno scaturente dalla centrale determinando così una seria ipoteca sulla possibilità di proporre future azioni a tutela della comunità castelfranchese. Al cospetto di scelte di tale importanza, non si può e non si deve avere l'arroganza di decidere da soli nel chiuso di una stanza a trattare non si sa bene cosa, nell'interesse di non si sa bene chi. Per tutte le motivazioni che precedono, lo scrivente gruppo di opposizione esprime una profonda preoccupazione per l'evolversi della situazione".



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