Exit poll La7 per la Campania: De Luca in testa. Caldoro attende scaramanticamente

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Secondo gli Exit poll La7 per la Campania, Caldoro si attesterebbe nella forbice 33,5%-37,5% mentre De Luca al 35,5%-39,5%.

Secondo gli exit poll di Emg per La7, l candidato del Pd Vincenzo De Luca secondo  sarebbe in testa, con una forbice tra il 35,5% e il 39,5% sul candidato del centrodestra Stefano Caldoro (33,5-37,5%), lo riferiscono lanci di Agenzia.

C'e' molta scaramanzia nel comitato elettorale di Stefano Caldoro: in molti evitano di guardare o commentare le prime proiezioni sulle preferenze e ancora non sono presenti i parlamentari regionali della coalizione. Lo stesso Caldoro pare voler arrivare al comitato dopo mezzanotte, come ha fatto nel 2010, quando riusci' a battere proprio Vincenzo De Luca, strappando la Campania al centrosinistra che aveva governato due volte con Antonio Bassolino.

Un applauso è scattato quando su un maxi schermo nel centro congressi della Stazione Marittima di Napoli sono comparsi i dati delle prime proiezioni per le regionali in Campania. Il comitato elettorale di Vincenzo De Luca è affollato da giornalisti, ma dagli uomini del candidato del centro sinistra ancora nessuna posizione ufficiale. Anche il figlio di Vincenzo De Luca, Roberto, invita ad aspettare numeri piu' certi. "Aspettiamo - dice - è ancora troppo presto per esprimere una valutazione".

Il primo a sbilanciarsi nel comitato elettorale Vincenzo De Luca è Marco Di Lello, deputato Psi, che ha sfidato nelle primarie l'ex sindaco di Salerno. Per lui gli exit poll "hanno validita' scientifica pari a zero", ma quelli relativi alla Campania di Piepoli "e' sorprendente come confermino le sensazioni che avevamo negli ultimi giorni di campagna elettorale". 

"Si diceva che ci sarebbe stato un boom dei 5 Stelle" - dichiara - "e così non è stato, così come non c'è il testa a testa con Stefano Caldoro", continua. Per lui, il componente della Commissione Antimafia, la pubblicazione della lista degli 'impresentabili' "ha spostato voti verso De Luca. I cittadini hanno recepito il gesto di Rosy Bindi come un complotto di palazzo per danneggiare Renzi e hanno avuto una reazione uguale e contraria".

Nessun commento, intanto,  dal comitato elettorale a Napoli dell'M5S. Il candidato alla presidenza Valeria Ciarambino è chiusa in una stanza con il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e altri esponenti di spicco dei Pentastellati. Appalusi ed esultanza della base alla notizia che i grillini sono il primo partito in tre regioni.

Soddisfazione, invece, nel campo della sinistra. Commentando i dati delle prime proiezioni, Nello Formisano, portavoce parlamentare dell'Italia dei Valori, riporta in una nota che "la scelta di puntare su Enzo De Luca si è dimostrata vincente per realizzare il cambiamento necessario in Campania. Dopo 5 anni di immobilismo totale, la regione può registrare quella scossa di cui aveva bisogno e che solo De Luca saprà dare".

"Se fossero confermati questi dati" - continua "resterebbe tutta l'amarezza per una sciagurata scelta della presidente della Commissione Antimafia che avrebbe fatto correre il rischio ai cittadini campani di vivere un altro lustro nello stallo politico-amministrativo più assoluto".

Il riferimento di Formisano è alla lista dei cosiddetti "Impresentabili", resa pubblica dalla Commissione Antimafia presieduta da Rosi Bindi. E c'è chi ha letto in questo "una manovra di palazzo ordita per mettere Renzi in difficoltà".

Debora Serracchiani, facendo riferimento al caso Bindi, dopo la diffusione della lista degli 'impresentabili', nella trasmissione Porta a Porta afferma che "io, al posto della Bindi, non lo avrei fatto. Credo  che quello che è accaduto debba aprire una riflessione. E' stata una strumentalizzazione di un organo istituzionale e non se lo puo' permettere il Pd che sta governando il Paese".

Ma c'è chi addirittura si spinge oltre, sino a chiedere le dimissioni del presidente dell'Antimafia. "Rosy Bindi deve dimettersi a prescindere dal risultato finale, perchè ha utilizzato la commissione Antimafia per affari interni al Pd". Il segretario organizzativo del Pd campano, Nello Mastursi, dal comitato elettorale di Vincenzo De Luca, evita commenti sui primi exit poll, ma non risparmia un giudizio molto critico sulle ultime ore della campagna elettorale dopo la pubblicazione della lista dei cosiddetti impresentabili che include anche il candidato presidente del centrosinistra. "E' stato un gesto vergognoso - aggiunge - e lo dico prima che da uomo di partito, da cittadino. Quello che è accaduto è inaccettabile".  



Articolo di Elezioni Regionali 2015 / Commenti