Ludopatia: Lettera di una lettrice del Quaderno.it: 'Ha rovinato la mia famiglia'

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Una lettrice ha scritto al Quaderno.it per denunciare la difficile situazione che sta vivendo la sua famiglia a causa della ludopatia e per chiedere al sindaco di Benevento di intervenire per tenere sotto controllo il fenomeno, magari impedendo che le slot machine siano presenti nel centro cittadino.

Riceviamo e pubblichiamo
"Buongiorno Direttore,
mi chiamo Anna ed ho 30 anni. Sono madre di un figlioletto di tre anni, e sono sposata da quattro anni. Vi scrivo questa lettera sperando che la stessa venga pubblicata, in modo da dare visibilità alla mia situazione, ma nello stesso tempo, a quella di tantissime altre famiglie.
Arrivo subito al dunque. Mio marito, da un paio d'anni a questa parte, ha preso fortemente il vizio del gioco, ed in particolare si sta giocando di tutto nelle VLT e nelle slot machines. Lavoriamo sia io che lui, ciò nonostante non riusciamo più ad arrivare a fine mese, e quei pochissimi risparmi che avevamo messo da parte nel tempo, si sono volatilizzati, appunto, nelle slot.
Litighiamo spesso, non c'è più pace in casa nostra. Cosa che non è mai successo prima, dai dieci anni di fidanzamento al post matrimonio. Eravamo una coppia affiatata, vivevamo l'uno per l'altro, c'era serietà, armonia, benessere.
Tutto questo oggi non c'è più, per colpa di queste dannatissime slot e macchine che mangiano soldi. Non sono la sola: ho seguito mio marito, l'ho seguito nel pieno centro cittadino, dove risiede una di queste agenzie che è zeppa di tali slot, e che vive su tali disgrazie.
Dopo un po’ entro dentro e mi accorgo che non era solo mio marito in preda alla disperazione: ho visto giovanissimi (che non so nemmeno se erano maggiorenni), ragazzi universitari, donne, ed in particolare mi ha colpito un vecchietto: piangeva perché aveva perso oltre duemila euro.
Mio marito gioca poco perché si accorge della mia presenza, ma nonostante i miei pedinamenti, nonostante gli abbia ritirato la carta di credito, nonostante tutto, sono sicura che così, da sola, non riuscirò a vincerla questa battaglia.
Ebbene, è diventata una vera battaglia la mia, e spero che riuscirò a vincerla, lo spero per noi, per mio figlio, e per il bene di tutti quei giovani e tutte quelle famiglie che si stanno rovinando con questi terribili giochi.
Vi scrivo sperando che la notizia giunga a chi di dovere: ho letto che in altre regioni e comuni, gli amministratori stanno varando forti leggi restrittive per queste sale e spero che tale politica si applichi anche a Benevento.
Non è giusto che agenzie di slot machines possano vivere nel centro della città, ad un passo dall'Università e da scuole elementari, sotto le case dei cittadini.
Non è giusto, non è corretto, e non è un qualcosa che tutela i cittadini. Scrivo a voi, ma è come se stessi parlando con il Sindaco, sperando che si adoperino il prima possibile: più controlli, e soprattutto più restrizioni.
Facciano chiudere queste agenzie, controllino che non ci siano minori! Non è giusto che padri di famiglia possano raggiungere anche a piedi queste sale.
Che vadano ad aprire in periferia, lontani dal centro cittadino, e che siano controllate. Stesso discorso per tutti i bar e tabacchi (ma anche altri esercenti) che sfruttano la ludopatia della gente, installando slot anche accanto ai banconi!
Vi prego, ve lo chiedo con il cuore in mano: adoperatevi. Al Nord ed in Lombardia, già è partita una campagna contro tali agenzie, spero inizi presto anche a Benevento.
Grazie per lo spazio che mi avete reso,
cordialmente,
Anna".

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