Maglione e Maio: "Mortaruolo ha un conflitto d'interesse"

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I due candidati M5S Maglione e MaioI due candidati M5S Maglione e Maio

Documento pesante, quello presentato da Pasquale Maglione e Francesca Maio, i due candidati alla carica di Consiglieri del Moviemento 5 Stelle, che attaccano il PD, nella figura di Erasmo Mortaruolo, e delineano il quadro della situazione. 

Duro attacco del Movimento 5 Stelle a tutto il panorama politico sannita, Pasquale Maglione e Francesca Maio dove svelano anche una presunta incompatibilità di Erasmo Mortaruolo per la carica ricoperta nel suo comune di origine, vicesindaco di Torrecuso, e la candidatura alle Elezioni Regionali.

“Le note vicende di De Luca, le attese comunicazioni ufficiali della Commissione Antimafia e i surreali inviti a non votare i propri candidati hanno creato confusione e sconcerto tra gli elettori. Già era stato complicato – scrivono i due candidati M5S - capire dove e con chi si erano schierati De Mita, Mastella, Cosentino, Cesaro, De Girolamo, Bello ed i soliti nomi noti della politica nostrana ora si chiede un ulteriore sforzo a tutti i cittadini. Infatti, dopo aver individuato candidato e presidente, e dopo aver capito che Lonardo sta contro Mastella, che Bello sta con De Girolamo, che Izzo e Colasanto stanno dalla stessa parte come i Lealisti ed il PD, ora bisogna capire chi è presentabile e chi è eleggibile. Ovviamente noi non abbiamo problemi perché, come noto, scegliamo i candidati con un metodo che ci garantisce all’origine, ma, purtroppo gli altri partiti non riescono a non candidare amministratori o politici di grande esperienza rischiando però di dover dare qualche spiegazione a qualche elettore petulante”.

L’attacco a Mortaruolo e la presunta incompatibilità.

“Sollecitati dalla vox populi – scrivono Maglione e Maio - abbiamo fatto qualche verifica, e abbiamo scoperto che esiste una sentenza (Corte dei conti n. 324/214) che condanna Domenico Mortaruolo, ex Sindaco e padre dell’attuale Vicesindaco, al pagamento di centinaia di migliaia di Euro a favore del Comune di Torrecuso, somme che non risultano ancora incassate dal Comune stesso. Non possiamo evitare di chiedere, anche a nome degli elettori confusi e dei cittadini al candidato del PD: è vero o non è vero che esiste tale pendenza tra ex Amministratori e Comune di Torrecuso? Tra padre debitore e figlio vicesindaco c’è conflitto di interessi? Quali garanzie si offrono ai cittadini per garantire che l’interesse privato non prevalga su quello pubblico anche nell’eventuale ruolo di consigliere regionale?”

“A proposito di questa vicenda, e allargando la nostra analisi, dobbiamo constatare che, purtroppo, nel Sannio – concludono - prosegue una prassi politica “clientelare” che promette favori e lavoro in cambio di pacchetti di voti, cancro appena riemerso in questi giorni in Sicilia. È doveroso, però, in questo campo non limitarsi ad affermazioni generiche. Invitiamo, dunque, tutti i cittadini di buona volontà a rivolgersi alle autorità competenti, garantendo sin da ora il sostegno del M5S in una doverosa battaglia di moralizzazione della cosa pubblica”.



Articolo di Elezioni Regionali 2015 / Commenti