Rischi ambientali in Valle Caudina. Abbate (Pd): 'Occorre completare le opere di depurazione'

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Si è tenuto ad Airola il convegno-informativo organizzato dal gruppo Pd del Consiglio regionale sui possibili “rischi ambientali in Valle Caudina”. All’incontro hanno partecipato il Commissario Straordinario della Provincia, Aniello Cimitile, il prof. Cicchella dell’Università del Sannio, titolare dello studio di geofisica sulla presenza di mercurio e metalli pesanti nel territorio provinciale, il Comandante Regionale della Guardia Forestale, gen. Stabile, i prof. Marfella e Ianniello, oncologi molto impegnati nel monitoraggio dell’incidenza delle malattie tumorali e, soprattutto, nello studio del rapporto tra incidenza delle malattie tumorali e qualità dell’ambiente. La parte politica è stata affidata al consigliere regionale, Giulia Abbate, che –a conclusione del dibattito- ha dichiarato: “Condivido perfettamente le tesi del prof. Marfella sulla necessità di porre in essere un sistema di monitoraggio e controllo dei flussi dei rifiuti speciali in ambito regionale e nazionale. Il vero problema e la vera emergenza sono proprio gli sversamenti illegali dei rifiuti speciali che hanno fatto della Campania la terra dei veleni. In tal senso la Regione deve ancora fare molto, in modo da recuperare la fiducia dei cittadini, senza la quale non si va da nessuna parte. Per quanto riguarda il nostro territorio, la riqualificazione delle risorse idriche deve partire dalla realizzazione degli impianti di depurazione. Anche in tal senso, farò mia la richiesta del prof. Cimitile di chiudere, con i fondi europei programmati dalla regione, la realizzazione di quelle opere di depurazione che ancora scontano imperdonabili ritardi e contribuiscono ad deteriorare la qualità delle risorse idriche”.



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