Abbate: ‘La Regione garantisca la continuità, aumentando i tetti di spesa’

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“La Regione garantisca la continuità delle prestazioni riabilitative ai disabili aumentando i tetti di spesa, in ragione dei contenuti del decreto 91. E’ impensabile ed inaccettabile la riduzione dei budget rideterminati con il decreto 90 pubblicato il 18 Agosto scorso, rispetto alle maggiori risorse disponibili assegnate con il decreto 91 dello stesso giorno”. E’ questa la dichiarazione di Giulia Abbate all’esito dell’audizione presso la Commissione Trasparenza del Consiglio Regionale, convocata per discutere delle criticità del settore riabilitativo di pazienti disabili in età evolutiva della ASL di Benevento richiesta dal Comitato “Insieme Per …..”. “La situazione merita attenzione e rispetto – ha continuato il Presidente Abbate - per gli aspetti di emotività e di drammaticità che la contraddistinguono. E’ una situazione ricorrente, ormai, in tutte le ASL della Regione Campania, a dimostrazione che la struttura commissariale guidata da Caldoro non ha avuto altra capacità se non quella di operare tagli indiscriminati ed iniqui. Caldoro dovrebbe sentire il dovere di intervenire, adeguando i tetti di spesa assegnati ai centri di riabilitazione per conclamate esigenze ed anche per analizzare ciò che si muove intorno al sistema ed alla organizzazione delle strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Non è accettabile, poi, che ad anno finanziario inoltrato, ad agosto, si riducano le risorse per le ASL e, quindi, anche per quella di Benevento in maniera significativa, in tal modo aggravando una situazione già di per sé pesante. Chiederò formalmente l’intervento della struttura commissariale per l’apposizione di maggiori risorse per la tutela di diritti sacrosanti, anche perché con il decreto 91 dello scorso agosto sono state ripartite e rese disponibili per le ASL maggiori risorse per il 2014, la cui destinazione è tutt’altro che chiara”. Invitato all’audizione, il manager dell’ASL Benevento 1, Michele Rossi, ha dichiarato che “la questione dell’esaurimento precoce dei tetti di spesa non riguarda solo il sistema della riabilitazione dei disabili in età evolutiva. La riduzione operata dal decreto 90 incide e riduce per oltre un milione di euro una situazione di incapienza che avevo rappresentato da tempo agli uffici regionali e che prefigurava i disagi già emersi negli anni precedenti. La definizione dei tetti di spesa e la loro riduzione rispetto agli anni precedenti è un problema da affrontare in sede di programmazione; per quanto ci riguarda, vigileremo sulla appropriatezza delle prestazioni, sul fatto che i centri riservino, in attuazione delle disposizioni del decreto 102/2013, una corsia preferenziale alle situazioni di disabilità ormai note e conclamate e sulla circostanza della sostanziale costituzione di liste di attesa inaccettabili”. L’audizione avrà un prosieguo con l’intervento della struttura commissariale e degli uffici regionali, oltre che dei rappresentanti dei disabili, nelle more della acquisizione di documentazione inerente.



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