Al 53° Congresso Nazionale Adoi eletto il Consiglio Direttivo. Quattro giorni di lavori scientifici, mille partecipanti

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Con i saluti finali di Francesco Cusano, primario del reparto di dermatologia dell’Ospedale Rummo, si è concluso il 53° Congresso Nazionale dell’Adoi, l’associazione dermatologi ospedalieri italiani, ospitato a Benevento dal 24 al 27 settembre. In precedenza nell’aula magna del Teatro Massimo era stato comunicato il risultato dell’elezione degli organismi dirigenti dell’associazione. Il nuovo direttivo risulta formato dai dermatologi Vincenzo Claudio Battarra, Vincenzo Bettoli, Carla Cardinali, Filippo Maria Larussa, Giovanna Malara, Stefano Simonetti, Cleto Veller Fornasa e Leonardo Zichichi. Il meeting scientifico ha visto la presenza nella città sannita di circa mille persone, 600 delle quali dermatologi. Soddisfatto il presidente del Congresso Francesco Cusano. “Per la prima volta Benevento ha ospitato un congresso scientifico di così ampia portata per numero di partecipanti e per qualità di relazioni. Mi piace sottolineare – ha continuato Cusano – che l’evento ha avuto contenuti scientifici di alto livello concentrati sulle principali novità in ambito diagnostico-terapeutico, presentati nel corso di incontri, letture e tavole rotonde. Quattro le sale utilizzate contemporaneamente, distribuite in diversi punti della città. Quindici le strutture ricettive utilizzate per gli ospiti del convegno. Il congresso ha avuto un forte impatto visivo con la città, collocando una struttura temporanea davanti alla Rocca dei Rettori, all’interno della quale sono stati ospitati 47 stand di aziende farmaceutiche. Inoltre la Italymeeting, l’agenzia che si è occupata della organizzazione, ha impegnato 25 hostess per lo più del territorio beneventano, dieci persone nella segreteria, venti autisti e nove tecnici per gli impianti audio-video. L’intero territorio – ha continuato Cusano – ne ha beneficiato, basta pensare che i ristoratori in questi quattro giorni hanno registrato un aumento di coperti del 25%”. Non solo incontri scientifici, ma anche cultura durante i giorni del Congresso Nazionale dell’Adoi grazie al progetto “Dentro e fuori la pelle”. In relazione al convegno scientifico si è pensato di utilizzare la pelle come metafora di superficie e di involucro, di separazione tra esterno e interno. Gli artisti hanno realizzato o selezionato lavori che in qualche modo fossero site e topic specific, relazionandosi quindi alle caratteristiche architettoniche di un luogo suggestivo come l’Arcos e riferendosi al tema in maniera più o meno esplicita, mantenendo sempre un legame con l’io pelle, senza trascurare il rapporto con una città che di per sé evoca miti e magie.



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