Ammanchi di sigarette sequestrate dai depositi del Monopolio, sei arresti della GdF

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Guardia di Finanza (foto di archivio)Guardia di Finanza (foto di archivio)

Il controllo della Guardia di Finanza ha riguardato 33 tonnellate ed ha accertato un ammanco di circa 2 tonnellate di merce sequestrata pari ad una evasione doganale di circa 300mila euro.

Stamani, 30 uomini del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Benevento sotto il comando del ten. col. Gennaro Pino hanno eseguito un'ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, a seguito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, per l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di sei dipendenti pubblici, anche con ruoli apicali, dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Benevento.

l provvedimenti hanno interessato un 58enne di Apice, un 54enne di Benevento, una 61enne di Guardia Sanframondi, un 59enne di Benevento, una 61enne ed una 59enne di Castelpoto.

I militari della Guardia di Finanza hanno inoltre sequestro in via cautelativa, l'intero complesso destinato a deposito dei reperti di contrabbando sequestrati (T.L.E., tabacchi lavorati esteri ovvero tabacchi privi di bollo del Monopolio dello Stato Italiano) per tutta l'Italia meridionale, isole comprese.

Tutto fa seguito all'arresto in flagranza di un funzionario dell'A.A.M.S. di Benevento per i reati di peculato e contrabbando di T.L.E. operato nel novembre del 2016 dai Carabinieri della Compagnia di Marcianise, la Procura della Repubblica di Benevento, infatti, ha poi delegato il Nucleo di Polizia Tributaria ad espletare specifiche indagini per verificare l'esistenza di una attività illecita di contrabbando dei reperti di T.L.E. di più ampia portata, nonché di ulteriori complici intranei al Monopolio di Stato.

Dall'attività investigativa è emerso che: “tale episodio che si perpetrava da tempo e sistematicamente all'interno dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Benevento ad opera di alcuni dipendenti”. Dagli accessi e dalle ispezioni eseguiti dai militari della Gdf nei locali dei Monopoli, mirati all'emersione di ulteriori ammanchi di T.L.E., e dalla documentazione amministrativa acquisita è stata infatti accertata la “sistematica violazione delle procedure di custodia, campionatura e distruzione dei TLE che ha consentito a due degli indagati - gli unici ad avere, in ragione del loro incarico di agenti di custodia, l'esclusiva disponibilità dei magazzini ove erano depositati i tabacchi in sequestro — la reimmissione nel mercato clandestino di ingente quantità di tabacchi lavorati esteri o nazionali sottratta ai Monopoli”.

Inoltre, dall'attività tecnica di intercettazioni telefoniche e ambientali è emerso “il coinvolgimento di ulteriori funzionari del Monopolio, responsabili e collaboratori dell'Ufficio Tabacchi Contrabbando”, i quali, “consapevoli degli ammanchi di T.L.E. hanno posto in atto condotte volte a creare difficoltà e a frapporre ostacoli alle attività ispettive dei militari”.

L'attività della Guardia di Finanza, terminata ad ottobre di quest’anno ha consentito di acquisire “gravi indizi in ordine ai delitti di contrabbando di TLE, peculato e depistaggio nei confronti dei sei soggetti che, in qualità di pubblici ufficiali e di incaricati di pubblico servizio, sono stati ritenuti a vario titolo responsabili, in concorso tra loro, di aver reimmesso sul mercato clandestino un ingente quantitativo di tabacchi lavorati esteri già sottoposto a sequestro (ad oggi 2 tonnellate accertate) nonché ostacolato e sviato l'indagine, adoperandosi a movimentare i reperti, spostando sigarette da un lotto all'altro in modo da sopperire agli ammanchi e far coincidere il peso e le quantità a quelli risultanti nei verbali di sequestro”.

In un caso, scrive la Procura, “gli addetti dei Monopoli hanno indirizzato verso colli già ‘sistemati’ i finanzieri preposti al controllo i quali, invece, accortisi del tentativo di ostacolare l’attività ispettiva e di nascondere l’esistenza degli ammanchi, hanno ispezionato il lotto esatto, accertando nella circostanza una deficienza della merce per circa 500 kg”.

Nella misura cautelare il GIP che gli indagati, denotando “caratura criminale” ed “elevatissima propensione a delinquere”, anche nell’arco temporale oggetto di verifica “nonostante gli interventi della Guardia di Finanza e della Direzione Regionale di Roma non hanno interrotto né limitato la loro attività criminosa”.

Come detto, il GIP del Tribunale di Benevento ha disposto anche il sequestro dei capannoni adibiti a deposito del materiale di contrabbando, locali che ospitano tutti i generi di Monopolio sottoposti a sequestro nell’Italia Meridionale e nelle Isole e nei quali risultano giacenti 800 tonnellate di TLE. Il controllo della Guardia di Finanza ha riguardato 33 tonnellate ed ha accertato un ammanco di circa 2 tonnellate di merce sequestrata pari ad una evasione doganale di circa 300mila euro ed i controlli proseguiranno finché non sarà accertata l’esatta cifra dell’ammanco. 



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