A.O. Rummo, la Regione approva l'atto aziendale. Buone le performance degli ultimi anni

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A firma del Presidente Stefano Caldoro, con decreto n. 100 del 17 settembre 2014, è stato approvato l’Atto Aziendale dell'Ospedale “Rummo”. Un riconoscimento al lavoro di programmazione effettuato nel rispetto delle linee guida e degli indirizzi previsti dalle norme che regolano la materia.
È una fase fondamentale che pone le basi per il futuro dell’Azienda che, recuperati gli sforzi del passato, consolida e rilancia la propria posizione nel circuito del sistema sanitario nazionale. Nell’epoca delle dismissioni, dei riaccorpamenti e dei ridimensionamenti, l’approvazione dell’Atto Aziendale assume un valore strategico che assegna al Rummo una nuova dimensione.
Così, l’Azienda Ospedaliera conferma la propria strategia organizzativa, si fortifica e si candida ad intercettare e soddisfare la domanda di sanità proveniente da ulteriori territori che estendono stabilmente i suoi confini, incisi già da una mobilità attiva, pari al 47% dell’utenza (per intenderci: ogni 100 pazienti 44 provengono da fuori provincia e 3 da fuori regione).
Uno scenario questo confortato dalla recentissima assegnazione di maggiori risorse economiche che, in massima parte, già assicurano la prospettiva anche sui temi dell’occupazione e sugli investimenti, necessari per dare sostenibilità quanti-qualitativa alle attività aziendali.
Tutto questo è stato possibile grazie alle buone performance degli ultimi anni che hanno consentito al Rummo di ottenere tale risultato.
"Un grazie - dichiara il direttore generale Nicola Boccalone - va a tutti gli operatori sanitari, del comparto e amministrativi, che, direttamente e indirettamente, hanno collaborato al raggiungimento dell’ambizioso risultato che ha, nel rapporto tra contributi assegnati e capacità di produzione di sanità il migliore indice di performance (ogni 100 euro si traducono in un valore di 98% di sanità).
La stabilizzazione di 465 posti letto, 1250 dipendenti, investimenti ed interventi strutturali, in parte già sostenuti da relativa finanza, sono la cornice appropriata per un’Azienda di rilevanza nazionale che saprà così affrontare, con determinazione, le prossime sfide della modernità nella competizione tra territori, così come prevede il federalismo sanitario".



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