Castelvenere. Di Santo attacca: "Opposizione composta da 3 minoranze distinte"

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Alessandro Di SantoAlessandro Di Santo

Prosegue la campagna elettorale in vista del voto del prossimo 5 giugno per le amministrative al comune di Castelvenere per i candidati della lista «La Città Nuova» guidata dal primo cittadino uscente Alessandro Di Santo.

Nella settimana scorsa il borgo ha accolto il presidente del Gruppo S&D «Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici» al parlamento europeo ed europarlamentare del «Partito Democratico» Gianni Pittella in un incontro a sostegno della candidatura di Alessandro Di Santo. «Qui a Castelvenere - ha dichiarato il Presidente Pittella - parlano le cose fatte in questi anni dall'amministrazione Di Santo, e i fatti sono come le pietre, come le pietre della Torre che era crollata ed è stata rialzata, i fatti non possono essere contestati. Non ho dubbi che i cittadini di Castelvenere confermeranno la loro fiducia ad Alessandro Di Santo».

Sempre la scorsa settimana la presentazione in piazza alla cittadinanza dei candidati de «La Città Nuova». «Una lista - ha dichiarato Alessandro Di Santo - composta da uomini e donne di nuovo impegno politico con due soli veterani, Ugo Di Santo e Raffaele Simone. Voglio innanzitutto ringraziare gli amici non più candidati Carlo Pascale, Sandro Pelosi, Paolo Malatesta, Gennaro Salomone, Antonio Di Brigida e Romualdo Garofano, per avermi dimostrato la loro amicizia e fiducia in questi anni per aver collaborato e aver messo al primo posto l’interesse comune e non quello loro personale, per aver insieme a loro ottenuto importanti risultati. Ringrazio anche le tre minoranze consiliari, ebbene si, le 3 minoranze oggi unite in una lista che nei 5 anni di consiliatura hanno votato per lo più a favore dell'amministrazione e si sono associate solo nelle ultime settimane. Dagli atti tutti pubblici, nessuno di loro ha mai riportato interrogazioni o proposte degne di nota. Non voglio fare polemica ma il bene comune è un’altra cosa. È pensare a quello che si può fare per gli altri è la spinta a difendere con le unghie gli interessi della propria comunità, a difendere i deboli dagli arroganti, a stare dalla parte dei poveri, dei minori, delle famiglie più sfortunate. A creare le condizioni di crescita di tutta la comunità e non solo della propria condizione. Quella presentata credo che sia una lista nata non per pacificare ma per contrapporsi. La prima ed unica proposta che mi hanno fatto, non è stata sui programmi ma sulla mia incandidabilità. Una
lista senza programma, nata da 3 minoranze per lo più distinte e distanti, in contrapposizione tra loro».

«La città nuova, la nostra compagine - ha poi proseguito Di Santo - è una lista composta da giovani ormai maturi alcuni laureati, altri impegnati nel mondo produttivo, agricolo e societario. Sono tutti occupati nessuno di loro vive di politica, anzi mettono a disposizione le loro competenze, e le loro esperienze in diversi settori sociali, per il nostro paese. Sono tutti innamorati di Castelvenere. Questi giovani non devono fare niente contro qualcuno, hanno voglia di fare qualcosa per il proprio paese. Io li aiuterò in questi 5 anni ad avere sempre più autonomia,questi sono la nuova classe dirigente di Castelvenere».



Articolo di Comunali 2016 / Commenti