Comunali. A San Giorgio e' caos nel Movimento 5 Stelle tra accuse e addii

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Si complica la situazione del Movimento 5 Stelle a San Giorgio del Sannio. Se Elvira Santaniello chiede intervento del responsabile dei meetup e Tiziana Brancaccio si auto-espelle. 

A San Giorgio del Sannio è scontro aperto all’interno del Movimento 5 Stelle. Nel centro sannita i meetup infatti sono due, ma solo uno ha ricevuto la certificazione della lista in vista delle prossime elezioni amministrative candidando alla carica di sindaco Francesca Maio, era in corsa anche alle passate elezioni regionali per la carica di consigliere.

Il caso però si è aperto quando a scrivere è stata Elvira Santaniello. “Sul sito, alla sezione crea la tua lista, nella pagina in cui sono evidenziate le procedure per creare una lista, si legge, dopo una bella scritta «attenzione» in maiuscolo ed in rosso: «per ottenere la certificazione si deve essere residenti nel comune in cui ci si candida». Ebbene – continua – pare che questa regola, prerequisito essenziale per candidarsi innanzitutto e per ottenere anche la certificazione, a San Giorgio non sia valida. La lista certificata dal Movimento 5 Stelle, che ha Francesca Maio come candidato sindaco, presenta, infatti, 2 candidati consiglieri che non risiedono a San Giorgio del Sannio bensì in comuni limitrofi dal 2012 e dal 2007 ed un candidato che addirittura non ha mai avuto la residenza a San Giorgio, come confermato dalla certificazione dell'Ufficio anagrafe del Comune di San Giorgio”.

La Santaniello non si ferma anzi rincara e rende noto che, “nel pieno rispetto delle regole e delle procedure, gli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio hanno ufficialmente richiesto allo staff, a Roberto Fico, responsabile dei Meetup, e al Comitato dei Garanti, composto da Roberta Lombardi, Vito Crimi e Giancarlo Cancellieri, la revoca del simbolo alla suddetta lista per la subentrata mancanza dei requisiti per la candidatura e certificazione di 3 candidati”.

La Santaniello però non è la sola a criticare le scelte del direttorio, c’è anche un’altra attivista della prima ora: Tiziana Brancaccio che addirittura si auto-espelle dal Movimento. Insomma l’aria che tira è tutt’altro che primaverile. “Il Movimento Cinque Stelle – scrive – ha ritenuto di non poter certificare la nostra lista e con grande ‘superficialità’ l'ha concessa a un nuovo gruppo da poco creatosi, senza tener conto né dell'attivismo sul territorio né tantomeno della storia del nostro meetup, inteso come lavoro, impegno, e dedizione al territorio, sempre e solo nell'interesse unico dei cittadini. Da attivista storica quale sono alla luce dei fatti accaduti, riportati e non ascoltati da chi di dovere, con grande delusione e non sentendomi rappresentata nei valori che mi hanno sempre contraddistinto quali lealtà, fiducia e trasparenza, mi auto-espello da un sistema di movimento che millanta meritocrazia e trasparenza, ma in cui, di fatto, prevalgono amicizie e conoscenze come in altri partiti. Di conseguenza mi sembra doveroso chiedere scusa a testa bassa a tutti coloro i quali speravano e credevano in noi, che ci hanno sostenuto, incoraggiato e ritenuto i loro rappresentanti di diritti e idee nelle istituzioni locali e che, soprattutto, speravano nella nostra presenza in questa corsa elettorale come espressione unica di movimento vero”.



Articolo di Comunali 2016 / Commenti