Confindustria, incontro a Benevento per 200 imprenditori del Sud Italia

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l'incontro di Confindustria oggi a Beneventol'incontro di Confindustria oggi a Benevento

Confrontarsi sull’importanza e il ruolo che una Confindustria più moderna ed autorevole può rivestire, mantenere sempre alta l'attenzione sulla questione meridionale e lavorare affinchè le scelte di sviluppo programmate si tramutino in azioni e in interventi strategici per i territori. Questi i motivi che hanno spinto oltre 200 tra imprenditori ed esponenti del sistema Confindustriale provenienti dalla Campania, Calabria, Puglia Molise e Lazio ad incontrarsi lunedì 20 luglio a Benevento.

“Oggi da questa Assise di Confindustria Benevento si avvia una importante riflessione sul ruolo che il Sistema è chiamato a svolgere nel contesto economico. Il senso di responsabilità ci impone di guardare prima al nostro interno per trovare la forza di migliorarci ed avere l’ambizione di migliorare ciò che ci circonda”.

Così Biagio Mataluni presidente di Confindustria Benevento in merito all’incontro svoltosi oggi a Benevento e denominato “CambiaMENTI: imprenditori del Mezzogiorno a confronto”.

“Il primo momento è quello delle scelte strategiche – ha sottolineato – il secondo è quello della programmazione, ed il terzo è tramutare i programmi in azioni. In quest'ultima fase spesso assistiamo alla dilapidazione di ogni sforzo, a causa dell'inefficienza della macchina amministrativa. In campania al 30 aprile 2015 su 144% delle risorse assegnate ne abbiamo speso solo il 60%. Questi dati si commentano da soli. Confindustria può proporre un metodo di lavoro. Per fare questo servono tre elementi”.

“Amore, quello per le nostre aziende – ha continuato – umiltà quella che contraddistingue le nostre azioni e il coraggio di portare avanti i nostri progetti. La vera sfida è fare le scelte giuste ed avere al capacità e la caparbietà di perseguirle. Rigenerazione urbana ed energetica; rivalutazione delle Aree interne, creazione di una rete logistica dell'area euro-mediterannea e valorizzazione del patrimonio culturale presente, sono i 4 punti sui quali focalizzeremo l’attenzione nei prossimi mesi.La nostra credibilità dipende alla capacità di portare avanti quanto promesso sapendo di poter contare su stakeholders qualificati e con la consapevolezza di rappresentare un sistema delle imprese autorevole e competente”.

"Per Costanzo Jannotti Pecci - presidente di Confindustria Campania - parlare di Confindustria, Mezzogiorno e sviluppo non poteva non vedere partecipe Antonio D'Amato che ha condotto delle battaglie importanti per il Mezzogiorno. Molti degli argomenti che oggi sono nell'agenda di Governo sono già stati affrontati durante la Confindustria di Antonio d'Amato dal 2006 al 2010. La riforma Pesenti presenta delle luci ma anche molte ombre, ed è su queste ultime che intendiamo intervenire. Stasera intendo ascoltare ciò che hanno da dire i colleghi imprenditori delle altre Confindustrie in quanto solo attraverso l'ascolto è realmente possibile recepire le esigenze dei territori e tramutarle in interventi concreti”.

“Ho molto apprezzato – ha ripreso Jannotti Pecci - la massiccia presenza dei componenti dell'Unione di Napoli che vuole significare grande apertura di territori estesi come quello napoletano rispetto ad aree minori come Benevento. È questo il vero principio mutualistico verso cui dovremmo tendere in quanto solo tutti insieme saremo una vera forza per il Paese”.

“La crisi – ha riflettuto – generalizzata ha fatto si che il Mezzogiorno passasse in secondo piano rispetto ai problemi del Paese. Io invece ritengo che solo ripartendo dal Mezzogiorno può ripartire l'Italia. Noi siamo pianeti di uno stesso sistema. Dobbiamo essere un partner credibile per le istituzioni, in primis per la Regione, attraverso proposte concrete ed offrendo soluzioni. Da Benevento partiamo con delle risposte. Le nostre Associazioni territoriali sono attrezzate e pronte. Lavoreremo senza fare proclami ma in maniera costruttiva su fondi strutturali, internazionalizzazione e tutto quanto sarà necessario per rilanciare il sistema delle imprese”.

Federico Monga vicedirettore de "Il Mattino" ha ricordato che nei prossimi anni “si gioca una partita fondamentale per il sistema confindustriale che potrà occupare gli immensi spazi che si sono generati in questo difficile periodo congiunturale scongiurando polpulismo e conquistando il terreno necessario a garantire il sistema produttivo. Da Benevento parte la Cernobbio del Sud che offre spunti interessanti su cui riflettere”.

Antonio D'Amato - Pat president di Confindustria ha ricordato che noi del sud dobbiamo essere determinati e non piegarci così come fecero i Sanniti con i Romani. Fondamentale dunque “è riqualificare le grandi aree urbane riequilibrare aree interne ed aree urbane con una visione d'insieme e capacità di intervenire con forza sul modo con cui le risorse vengono gestite. Ritengo – ha continuato - sia fondamentale partire da Napoli. Il Mezzogorno non è la ragione della crisi del'Italia, bensì l'opportunità di ripresa. Non voglio più sentir parlare di potenzialità ma di fatti. Quelli che si possono raggiungere solo rimboccandoci le maniche e portando avanti ciò in cui crediamo. Serve un Mezzogiorno Europeo all'Europa”.

“L'Europa – ha concluso - è l'unica possibilità che abbiamo davanti ma deve essere in grado di avere una visione diversa che abbia in debita considerazione il ruolo dell'Italia. Oggi il Mezzogiorno ha un reale problema di tenuta sociale. Dobbiamo accelerare sugli interventi ritrovando il 'metodo sud' che significa individuare i punti fondamentali, trovare gli interlocutori e monitorare l'avanzamento dei lavori. Come imprenditori del Mezzogiorno abbiamo il diritto di chiedere ed il dovere di proporre"



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