De Luca nel Sannio. 'Hanno paura di me perchè senza padroni e padrini'

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Prima Arpaia e poi Airola hanno accolto ieri pomeriggio Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato alle primarie per la Presidenza di Palazzo Santa Lucia a Napoli. Al Teatro Comunale di Airola c’erano ad attenderlo il sindaco di Airola, Michele Napoletano e la consigliera regionale, Giulia Abbate che ha sottolineato come “la Campania non ha più bisogno di manichini, ma di un tipo con un caratteraccio, un volto un po’ rabbioso e la tua concretezza”.
De Luca, senza mezzi termini, è subito entrato nel vivo della querelle tutta interna al Pd, divisa tra aree e l’esigenza o meno delle primarie. “Nel Pd esiste uno statuto, anche se da qualche mese c’è chi sta creando confusione e ‘ammuina’ perché magari non è d’accordo con qualcuno che si candida. Le primarie si faranno, sono state fissate per il 1° febbraio e possono partecipare tutti i cittadini, non solo gli iscritti di partito, anzi invito soprattutto i giovani e le forze intellettuali a partecipare in massa alle elezioni per scegliere il candidato alla carica di Governatore della Regione Campania. Sarebbe opportuno non perdersi dietro le chiacchiere da bar. Non perdetevi dietro il nome che sarà calato da Roma – ha insistito De Luca - perché esistono delle regole e vanno rispettate. Chi fa queste proposte è perché ha paura della scelta dei cittadini”.
Non ci sta il sindaco di Salerno a distinguere il Pd in aree, “ma chi è l’Area Riformista del Pd? L’organismo dirigente del partito ha fissato al 24 ottobre la data per presentare le candidature alle primarie: chi oggi vuole candidarsi, perché non si è presentato a suo tempo? La cosa che davvero non si capisce è perché non si candida chi crede di avere qualcosa da dire e fare per la Campania. Mi sembra che ci sia solo ‘ammuina’ da parte di un po’ di notabili che hanno paura del voto dei cittadini e qualcuno ha paura di De Luca, perché temono che alla Regione arrivi un uomo senza padroni e senza padrini. Questa è tutta la storia, il resto è aria fritta”.
E’ concreto De Luca parlando delle condizioni delle famiglie, dei migliaia di disoccupati, del programma che si deve mettere a punto per voltare pagina in Campania, “questo è quello che dovremo fare da partito serio e che io sto facendo. Qualche settimana fa ho proposto una conferenza programmatica a Napoli, ‘La Terra delle Idee’ a cui hanno partecipato docenti universitari, imprenditori, mondo del volontariato. La Campania rimane l’ultima regione d’Italia e quelli che perdono tempo anche nel Pd non hanno capito che qui siamo seduti su una polveriera, che abbiamo il primato dei giovani che emigrano dalla Campania verso la Germania, la Gran Bretagna, la Svizzera per poter vivere e qualcuno perde tempo. Io – ha continuato De Luca - mi sento di affrontare un programma di governo completamente diverso per la nostra regione, mi sento di risolvere il problema dei rifiuti e della ‘Terra dei Fuochi’, dei trasporti, della sanità senza perdermi nel mercato dei primari e dei sotto primari, e mi sento di poter realizzare una sburocratizzazione radicale della regione sulla base dell’esperienza che ho fatto. La differenza tra me e gli altri che si propongono è questa: io mi propongo sulla base di quello che ho fatto”.
Un passaggio sui brogli alle primarie in Liguria, “bisogna tenere gli occhi aperti e controllare i seggi. Il fatto che in Liguria si evinca qualche irregolarità, mostra che non è un problema tutto campano. Per quanto mi riguarda, so bene che a Napoli sono state annullate le primarie per le irregolarità, ma è un problema che non mi riguarda, ma tocca chi le ha commesse. L’importante è vigilare ed evitare che nella zona napoletana qualcuno non abbia un atteggiamento ‘creativo’”.
Infine, non si nasconde dietro le possibile condanne di cui si dovrebbe sapere entro fine mese, “io sono orgoglioso delle mie vicende giudiziarie e non ho alcun imbarazzo perché sono tutte legate ai problemi di trasformazione urbana e di creazione di lavoro. Sta perdendo tempo chi sta andando dietro a questi problemi, perché non ci sarà nessuna condanna” – ha concluso De Luca.

Nella Melenzio



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