Il ministro Boschi in citta'. Scoppiano le proteste contro la riforma e le politiche del governo

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Proteste contro il ministro BoschiProteste contro il ministro Boschi

L’arrivo in città del ministro Boschi ha scatenato una serie di proteste da parte dei movimenti sociali beneventani che in piazza hanno gridato il loro no alla Riforma Costituzionale.

Erano attese, stamani, le contestazioni in vista dell’arrivo in città del ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento. Maria Elena Boschi infatti alle 11.00 al Teatro Massimo era stata invitata a presenziare una manifestazione elettorale di Raffaele Del Vecchio, candidato sindaco di Benevento per il Partito Democratico. Un evento che in settimana era stato anche segnato dalle polemiche per il presunto sms d'invito inviato ad alcuni correntisti di una banca e poi ritenuto falso dal PD.

In piazza il Centro Sociale Autogestito Depistaggio, il L@p Asilo 31, il Movimento di Lotta per la Casa, il Collettivo Politico per l'Autonomia e il Collettivo Autonomo Studentesco. Un corteo partito da Piazza Orsini ha poi attraversato Corso Garibaldi fino a raggiungere Piazza Castello. Il grido dei movimenti sociali cittadini che contestavano il ministro e la Riforma della Costituzione era uno: “Jatevenne”. Sul banco degli imputati sono salite non solo le politiche del governo guidato da Matteo Renzi ma anche quelle del locale Partito Democratico.



“Siamo qui a contestare il ministro Boschi perché invece di occuparsi di contro riformare la Costituzione si occupasse dei colleghi di partito – dice Costanzo Di Gioia, del CSA Depistaggio –il rapporto Unicamere 2015 relega Benevento all’ultimo posto per attività economiche e questo denota come in questi ultimi 10 anni da parte del Partito Democratico ci sia stata una cattiva amministrazione”.

Più netto Pasquale Basile leader del movimento autonomo sannita. “Siamo in piazza per contestare le politiche nazionali del PD, contro stravolgimento della Costituzione fondati sui valori della Resistenza. Siamo in piazza perché oggi i cittadini si trovano sempre più a perdere pezzi e spazi di democrazia, il Paese è rinchiuso tra le volontà delle lobby e quelle delle banche. Siamo qui per dire alla Boschi che ci attiveremo per dire no al Referendum”.



Il giudizio di Basile è teso anche ad analizzare il quadro politico locale. “Quelli di Boschi e Renzi sono attacchi chiari alla Costituzione ed ai diritti che negli ultimi 30 anni sono stati già lesi, basta vedere il diritto alla casa affermato ma non garantito. Il nostro è un impegno quotidiano a formare e rivendicare nuovi diritti. Contestiamo anche la gestione scellerata di questi anni di amministrazione PD complice delle politiche di austerità dettate da BCE e ed Europa. A Benevento gli Spazi sociali muoio sembrano e questo denota un depauperamento della comunità”.
 



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