Lo swing sannita dei Dr.Jazz & Dirty Bucks Swing Band conquista il Jazzit Fest

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la band sannitala band sannita

La giovane band sannita è stata protagonista nello scorso del weekend a Collescipoli, un piccolo borgo medioevale umbro di cinquecento abitanti, in un festival curato da Luciano Vanni, editore di Jazzit, una delle più importanti riviste di Jazz in Italia.

Tre giorni consecutivi di esibizioni live, workshop, residenze creative con musicisti, agenti, operatori del settore, intellettuali che ha attirato migliaia di appassionati, qualcosa di unico non solo in Italia, infatti “Jazzit Fest” è il primo evento al mondo a dotarsi di una “Carta dei Valori” e di un “Codice Etico”, un modello operativo e gestionale che indirizza l’azione di tutte le figure coinvolte nel festival: dagli addetti ai lavori al pubblico, passando per la comunità.

Grazie a questi valori la manifestazione ha meritato il patrocinio onorario UNESCO e una good practice europea.

In questo clima di grande fermento artistico e culturale la giovane band sannita “Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band” formata da: Alfredo Verga in arte “Dr. Jazz” (Chitarra e voce), Ettore Patrevita (Sax Tenore), Alessandro Panella (Basso) e Luciano De Ioanni (Batteria), si è resa protagonista di esaltanti esibizioni live che hanno riscosso consensi entusiastici tra pubblico e addetti ai lavori.
Per i sanniti non solo l’esibizione di venerdì alle 19, come da programma, ma anche una registrazione in una delle “residenze creative” di Collescipoli, un’abitazione del borgo trasformata in sala di registrazione dallo studio di produzione romano “Milk”. Le sessioni sono divenute delle vere e proprie performance live con curiosi e appassionati appostati fuori dalla stanza/sala, intenti a ballare e applaudire ogni brano inciso.

L’ultimo giorno, poi, per una combinazione di eventi, la band si è ritrovata a suonare al “Picnic Musicale”, un evento del festival svoltosi a Narni, davanti ad un pubblico di grandi artisti e personalità, come Ashley Kahn noto giornalista e musicologo americano che ha scritto e scrive per New York Times, Down Beat, Jazz Times, Rolling Stone e ha lavorato con giganti come Paul Simon, Peter Gabriel e Carlos Santana.

In quest’occasione alla band si sono aggiunti altri musicisti come Daniele Raimondi (Tromba) e Loris Amato, batterista dello storico “Amato Jazz Trio” in attività dalla fine degli anni 70 e che si è esibito al fianco di artisti come Michel Petrucciani, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Stanley Jordan ecc. e dalla cui storia è stato tratto un film girato da Giuseppe Di Bernardo e intitolato “Amato Bros - Quando il Jazz nasce in Sicilia”.

Un’esperienza esaltante per una formazione che da un anno porta in giro questo progetto targato New Orleans Jazz, che ha creduto e continua a credere nella forza della tradizione americana.

Un trampolino di lancio necessario il Jazzit Fest per una band che ora punta a traguardi e palchi sempre più prestigiosi.



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