Riti Settennali, tocca ai "misteri" del Rione Fontanella - FOTO

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Nel terzo giorno dei Riti Settennali è toccato al Rione Fontanella effettuare il corteo processionale di penitenza. 

Quello che colpisce è il filo sottile che separa piazza Canalicchio, siamo a Guardia Sanframondi, luogo dal quale partirà la processione di penitenza del Rione Fontanella in occasione dei Riti Settennali. Un filo invisibile e percettibile. Da un lato i suoni e le parole dei figuranti, coloro che interpretano i cosiddetti “misteri”, ovvero: dei quadri viventi che raffigurano scene sacre. Dall’altro il silenzio dei “disciplinanti” che si nascondono nei vicoli, si tengono lontani dal trambusto. Una sorta di “ritiro” in attesa del via. Si preparano con cura, in mano un crocefisso e l’immagine dell’Assunta, nella cintola la disciplina. Sembra la netta distinzione che alle volte si fa nella vita: dalla routine al silenzio.

Il silenzio di Guardia parla, e parla non solo ai credenti o ai curiosi. Il disciplinante fermo, racchiuso nel suo silenzio, è un po' come l’uomo che magari ha sulle spalle il peso di una decisione. Quell'uomo ha bisogno di fermarsi, di raccogliersi. Ecco, a Guardia ci si ferma. Si ferma l’intera comunità che silente, per anni, attende di rinnovare quel legame inscindibile con la Vergine. Probabilmente, il ruolo dei “disciplinanti” e dei “battenti” – molte volte viene bollato come fanatismo o misticismo – che con vesti uguali e volto coperto attraversano il centro sannita percuotendosi o battendosi il petto potrebbe simboleggiare l’unità. L’unità di una comunità, e dunque la fine delle divisioni rionali che in settimana sfilano separatamente in processione, che “penitente” si presenta innanzi alla Vergine per compiere il suo “atto penitenziale”.

Non è folklore, ma semplice atto di fede che trova radici nei secoli. Te ne accorgi da come le persone del posto vivono questi giorni, percorrendo i vicoli irti e stretti che dal Santuario conducono alla parte alta del paese.

Partono le processioni. Prima quella di Comunione del Rione Portella che attraversa Corso Umberto, via Filippo De Blasio, via Portella, Piazza Castello, Piazza Porta Francesca, via Roma, via Piazzantica, via Filippo Maria Guidi, Piazza San Filippo fino al Santuario dell’Assunta. I misteri rendono onore alla Vergine poi la Santa Messa, presieduta dal vescovo mons. Domenico Battaglia. Il corteo rionale è animato da un coro, diretto da Elvira Petronzi e Vincenzo Palma, che eseguè lungo tutto il percorso un canto di comunione i cui versi sono tratti dal Salmo 41 e la cui musica è stata composta dal Cappuccino Padre Giancarlo Giannasso. Al termine della Liturgia Eucaristica, il corteo del Rione Portella torna presso la chiesa di San Sebastiano attraversando nuovamente via Filippo Maria Guidi, via Michele Foschini, via Fabio Golino, Via Roma, Piazza Porta Francesca, Piazza Castello, Corso Umberto, Via Municipio, Traversa Parallela, Via Parallela, Piazza Municipio, Via Pastine, ed infine Piazza Condotto.

Bisogna attendere l’uscita dal Santuario del Rione Portella per vedere la processione di Penitenza del Rione Fontanella che invece è partirà da Piazza Canalicchio, dove, fin dalle prime ore di questa mattina i figuranti, componenti i misteri, nonché i cori ed i disciplinanti, si sono ritrovati per disporsi secondo il previsto ordine processionale. Il corteo arriva al Santuario dell’Assunta attraversando prima Chiesetta di San Leonardo (Piazza Canalicchio) e poi Via Ortolago, Via Fontanella, Via Marzio Piccirilli. Solo quando il corteo è poi giunto in Chiesa, è iniziata l’istruzione catechetica di Padre Dino Magnano d. O., Preposito della Congregazione di Aci Catena e docente di Teologia Fondamentale.

Terminata la catechesi, il corteo si ricompone e torna a Piazza Canalicchio attraversando Filippo Maria Guidi, Via Costarella, Via Monte Tre Croci, Via Croce, Piazza Largo Croce, Via Fabio Golino, Via Roma, Piazza Porta Francesca, Piazza castello, Corso Umberto, Via Fontanella. La deputazione del Rione Fontanella è così composta: Abele Benevento, Giuseppe Grillo, Luigi Ceniccola, Armando Di Cosmo e Maria Guarnieri. Il testo della canzoncina di penitenza è stato composto nel 1947 da Padre Ugo De Santis d. O., conosciuto come Don Luca, mentre l’arrangiamento musicale è stato curato da Alessandro Verrillo. Il coro, invece, è diretto da Angela Di Blasio. 

M.P.

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