Salute. Appuntamento all'ottava passeggiata beneventana
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Domani, giovedì 29 gennaio, riprenderà “Alzati e cammina!”. L’annunciata ripresa a gennaio, dunque, sarà rispettata: anche se la pausa delle vacanze natalizie si è protratta più del previsto per colpa del maltempo che non ha dato tregua.
Sarà la prima camminata del 2015: ma di fatto, nell’ordine progressivo delle passeggiate che si succedono da ottobre fino alle vacanze estive, sarà la “8° passeggiata beneventana della salute” organizzata dalle associazioni di volontariato Rete Sociale e Club Alpino Italiano in sintonia con la Asl di Benevento.
Considerato il successo della “7° passeggiata” che ha toccato i luoghi in cui sorgevano le otto Porte Medioevali della città – e della quale vi proponiamo oggi le foto - il tracciato dell’ ”8° passeggiata” toccherà i punti significativi dell'antica “Benevento egizia”. Domani, dunque, dopo il consueto appuntamento in Piazza Risorgimento - sotto il porticato dell'ex sede del Giudice di Pace alle ore 19.45 per il raduno dei partecipanti - la camminata prenderà il via come sempre alle ore 20.
E seguendo un percorso ad anello della lunghezza di circa tre chilometri e mezzo, il gruppo toccherà: piazza IV Novembre - Corso Garibaldi - Piazza Santa Sofia - Via Bartolomeo Camerario - Via De Nicastro - Monastero di Sant'Agostino - Arco di Traiano - Via Traiano - Piazza Papiniano - l'Obelisco - Corso Garibaldi - Via Carlo Torre - Arco del Sacramento- angolo Piazza Cardinal Pacca - Chiesa di Santo Stefano - Corso Dante - Bue Apis - Via Posillipo - Via Porta dei Rettori - Via De Vita - Corso Garibaldi per finire di nuovo a piazza Risorgimento.
Nel raccomandare di utilizzare un abbigliamento che preveda anche un ombrello in caso di pioggia ed una lampada - possibilmente frontale - sia per farsi luce nei punti più bui del percorso, sia per dare maggiore visibilità al gruppo dei "camminatori serali", si ricorda che l’obiettivo dell'iniziativa è quello di scrollarsi di dosso la pigrizia e regalarsi una salutare passeggiata in compagnia realizzando, così, una sorta di "socializzazione deambulante".
