Telese, approvato Piano Pluriennale per la Razionalizzazione Informatica, l’Innovazione, la Digitalizzazione e la Dematerializzazione

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“Il PPRIID, il Piano Pluriennale per la Razionalizzazione Informatica, l’Innovazione, la Digitalizzazione e la Dematerializzazione, sperimenta una nuova procedura di raccordo tra ente pubblico, operatori privati (software e hardware) e CST Sannio.it. Questa misura viene predisposta da un’apposita convenzione, approvata nel Piano che prevede ancora l’aggiornamento del Piano per la Continuità Operativa ed il Disaster Recovery (Studio di Fattibilità Tecnica e Relazione di accompagnamento); l’adozione del Vademecum per la Città Intelligente; la promozione di un partenariato con Smart City Exhibition (edizione 2015) e con il Comitato per le Comunità Intelligenti dell’Agenzia per l’Italia Digitale; l’adesione agli indirizzi scaturenti da Agenda Digitale Europea e Italiana, nonché alle linee di azione da individuarsi a cura del Comitato per le Comunità Intelligenti”. Questo il commento di Gianluca Aceto. “Si tratta di uno strumento complesso che ha richiesto molti mesi di lavoro. Oltre al coordinamento di tanti attori, è stato necessario immaginare un futuro adeguato al ruolo di Telese. Il nostro apparato, infatti, su molti aspetti partiva da posizioni di arretratezza, sulle cui cause il Piano va ad incidere, dopo i parziali intervenenti effettuati in questi anni di consiliatura. Nella nostra provincia, Telese è oggi la realtà più avanzata in tema di Smart Cities, come dimostra anche l’approvazione del progetto che abbiamo candidato a ‘Smart Young Cities’, a cura dell’Osservatorio nazionale Smart Cities. Abbiamo messo le basi per acquisire risultati strutturali e duraturi, attraverso un lavoro durato anni e intensificatosi negli ultimi mesi. Nelle prossime settimane – ha concluso Aceto - sarebbe possibile far pubblicare la nuova versione del portale istituzionale, confacente alle esigenze del personale e dei cittadini e adeguato alle più recenti innovazioni tecnologiche. Già dal giugno 2012, del resto, si era provveduto a conformare il vecchio e obsoleto sito a i dettami della normativa sull’accessibilità e sulla fruibilità dei siti della Pubblica Amministrazione, soddisfacendo i requisiti della bussola della trasparenza”.



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