Telese, azzerata la Tasi. Le opposizioni si astengono sulla Tari

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un momento del Consiglio comunaleun momento del Consiglio comunale

Si è tenuto mercoledì 29 luglio, nella sala Goccioloni del parco termale, il Consiglio comunale della città di Telese Terme. Dieci i punti all’ordine del giorno, mentre la minoranza si è astenuta sulla votazione riguardante le aliquote sulla Tari. Le opposizioni ‘Telese Benen Comune’ e ‘Telese Riparte’ ancora critiche su alcuni punti.

Si è svolto mercoledì pomeriggio nella sala Goccioloni all’interno delle Terme, il Consiglio comunale della città di Telese. Dieci i punti iscritti nell'agenda dell'Assise che sono stati affrontati nell'arco di un paio d'ore, con un dibattito tra le compagini di maggioranza e opposizione che hanno votato all'unanimità sui punti oggetto di discussione e astensione in merito alla determinazione delle tariffe Tari, la tassa sui rifiuti. A sua volta, i gruppi consiliari ‘Telese Benen Comune’ e ‘Telese Riparte’, avevano anche “anticipato un’iniziativa presso il Prefetto per evidenziare l’illegittimità di modifiche regolamentari che andavano a impedire l’esercizio democratico che compete alle opposizioni”. Iniziativa che metteva “in luce l’errore formale nella convocazione del Consiglio comunale, mentre si andava a costituire la commissione speciale sulle modifiche a regolamento e statuto”.

In apertura del Consiglio su invito del presidente Paride Parente è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del professore Umberto Cazzulo, già amministratore cittadino. “Sono vicino con l'intero Consiglio comunale – ha detto il sindaco Carofano – per la scomparsa del caro professore che ha profuso grande impegno a favore della nostra comunità sia come educatore che come amministratore. In particolare è importante ricordare la sua visione dello sport come fucina di valori e come luogo privilegiato di formazione dei ragazzi”. Così come fatto anche dai consiglieri di opposizione espressioni di vicinanza sono state formulate anche al consigliere Marilia Alfano per la scomparsa del papà del marito Nicola D'Ovidio, sindaco di Riardo.

Subito dopo hanno avuto inizio i lavori. Di particolare rilevanza la conferma dell'azzeramento anche per il 2015 della Tasi. Il sindaco ha parlato di “rilevante scelta politica fatta da questa amministrazione per andare incontro alle esigenze dei proprietari delle prime case. Abbiamo optato anche per il 2015 così come per l'anno precedente per la linea Tasi Zero”. Confermate poi le aliquote Imu per il 2015 senza aumenti e approvate le modifiche al regolamento Imu e a quello della Tari all'unanimità. I punti problematici però, secondo l’opposizione, “non si limitavano alle modifiche al regolamento ma all’integrazione all’ordine del giorno, giunta via PEC alle 17,53 del 28 luglio, vale a dire sette minuti prima della scadenza del termine. I punti aggiunti non erano certo quisquilie, trattandosi di quattro argomenti su tariffe Imu, Tari e Tasi”.

“La giunta – precisano Abbamondi, Alfano, Fuschini e Aceto – aveva approvato gli atti nella mattinata del 28 e il revisore nel pomeriggio aveva dato l'obbligatorio parere. Tra le altre cose, le delibere di Giunta sono tuttora in attesa di pubblicazione e gli allegati non sono stati trasmessi via Pec, mettendo i consiglieri in condizione di non conoscere per tempo il contenuto delle proposte e dunque di non poter avviare in consiglio una discussione informata sui temi. Ovviamente non sono state interessate le competenti commissioni. Purtroppo – affermano – né il sindaco né il presidente del consiglio, che avrebbe l'obbligo di garantire i diritti delle minoranze, hanno sentito la necessità di convocare d'urgenza la conferenza dei capigruppo né di fare una telefonata agli stessi per preavvertirli delle corpose integrazioni. Eppure questi adempimenti erano conosciuti da tempo dal sindaco e dalla maggioranza”.

Nel frattempo il sindaco è poi intervenuto anche su due punti chiave del Consesso, i rifiuti e la Tari. Carofano non ha risparmiato parole dure verso la Samte, società partecipata della Provincia di Benevento, parlando per il 2015 di “leggeri aumenti dettati dai maggiori costi che la Samte ha riversato sui Comuni della Provincia di Benevento e quindi anche su Telese Terme. Contestiamo questo incremento in particolare abbiamo rispedito alla Samte le fatture relative allo smaltimento dell'indifferenziato per un aumento non previsto per l'anno 2014. Faremo comunque sentire forte il nostro dissenso anche nei giorni a venire”.
Ma le polemiche non si sono placate, con le minoranze che accusano di non aver “potuto approfondire adeguatamente gli atti, per cui abbiamo votato favorevolmente alla conferma dell’azzeramento Tasi, ma ci siamo dovuti astenere sugli altri”.

“Ne abbiamo approfittato – continuano – per puntualizzare che, al contrario di quanto fatto intendere dal sindaco, non sarà la sostituzione della Samte con l’ATO rifiuti a risolvere i problemi dell’aumento dei costi del ciclo, che in Campania sono dovuti alla mancanza di impianti per l’organico. Nel Sannio, poi, scontiamo la mancata erogazione del finanziamento regionale per il revamping dello STIR di Casalduni e il sequestro della discarica di Sant’Arcangelo. Abbiamo anche ricordato che, da legge regionale, dovremmo inserire in tariffa anche il costo delle bonifiche delle discariche emergenziali, oltre che assorbire il personale dei consorzi. Giusto per sottolineare quanto sia complicato il quadro della situazione”. Infine, i gruppi di opposizione hanno ricordato che “il nostro regolamento prevede la possibilità di far pagare la Tari in quattro rate, così da alleggerire le singole scadenze. Poiché gli uffici non hanno ancora provveduto, abbiamo chiesto all’amministrazione di attuare il regolamento”.

In merito al Regolamento comunale invece è stato deciso di rinviare la discussione ed è stata depositata agli atti del Consiglio la posizione del Presidente del Consiglio, Paride Parente “con l'intento di promuovere un percorso condiviso al fine di migliorare e velocizzare le attività del Consiglio con il via libera al documento”.



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