Terremoto in SEL, dopo Cicatiello lascia anche Montella

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Dopo le dimissioni di Lorenzo Cicatiello, dalla carica di coordinatore provinciale e dagli organismi di Direzione Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, lascia il partito anche il Consigliere comunale di Sant’Agata de’Goti: Angelo Montella.

Le dimissioni di Lorenzo Cicatiello, da coordinatore provinciale di SEL, sono giunte lo scorso 15 giugno con conseguente rassegnazione delle stesse anche dagli organismi regionali del Partito. Il tutto, è giunto al termine di un’analisi post voto assai limpida (Cicatiello si era candidato alle scorse Elezioni Regionali con Sinistra al Lavoro, ndr), e ha lasciato un vuoto nello schieramento dei vendoliani che facilmente sarà rimpiazzabile. Probabilmente, un futuro per SEL, potrebbe non esserci. Per sapere ciò che accadrà, bisognerà però attendere il prossimo 11 luglio, giorno in cui si riunirà l’Assemblea Nazionale di SEL e momento in cui anche Gianluca Serafini farà le proprie valutazioni.

A lasciare però il Partito è stato anche Angelo Montella, Consigliere Comunale di Sant’Agata de’Goti che si dichiara "apolide politico, e torna ad essere un indipendente di Sinistra”. Motivazioni quelle che hanno spinto l’esponente caudino a lasciare SEL profonde e nate in contrasto con parte della dirigenza e delle scelte. “Già da qualche tempo – ha dichiarato Montella - ho espresso all’interno del partito la mia posizione, molto critica, nei confronti delle scelte che la dirigenza ha operato, sia a livello nazionale che a livello regionale. Scelte che, di fatto, hanno sconfessato l'idea iniziale di una Sinistra di ampio respiro, capace di leggere la società e di trovare le migliori forme per contribuire a dare risposte alle istanze drammatiche di un Paese sofferente. Sono stato contrario alla linea massimalista e testimoniale che si è scelta per le elezioni regionali in Campania, come ho ampiamente manifestato ben prima della presentazione delle liste. L’ho considerata e continuo a considerarla una scelta miope, che ha prodotto l'ottimorisultato di tenere fuori la Sinistra dal Consiglio Regionale Campano per ulteriori 5 anni”.

“La ricerca di una strada capace di portare la Sinistra fuori dalla secche del massimalismo, rompendo il vortice della vocazione esclusivamente testimoniale per farne forza di governo, motore del cambiamento, è stata la convinzione di fondo che mi ha portato a condividere ed abbracciare il progetto di SEL”.

Così ha scritto nella nota che sanciva il proprio disimpegno dagli organi di SEL, Angelo Montella che ha poi continuato, “c'era bisogno di rompere la gabbia di isolamento nella quale la Sinistra italiana si era abbarbicata, liberandone tutte le straordinarie potenzialità di cambiamento per esercitarle, a tutti i livelli, nell'assunzione delle responsabilità di governo. Questo era l'orizzonte, questa era la strada. In questi anni di militanza ho provato più volte a stimolare una riflessione nel partito provando a far comprendere l'importanza di ripartire dai territori, dagli amministratori locali capaci di tenere vivo il consenso intorno alla propria coerenza ed all'esempio del proprio lavoro nelle istituzioni. Ho predicato nel vuoto, perché questo partito, non diversamente da tutti gli altri, non è stato capace di rinnovarsi e di premiare chi, ogni giorno, ha praticato "sul campo" e nelle Istituzioni un'idea concreta ed efficace di Sinistra, conquistando la stima ed i voti delle proprie comunità e non solo”.

Montella però, pur essendo critico, non lascia al caso l’esperienza vissuta. “Questo partito, che è stato orgogliosamente il mio – ha sottolineato - ha tradito la propria missione. Non è stato capace di essere ciò che avrebbe voluto e dovuto essere. Per tutti questi motivi, e per tanti altri ancora, dopo aver responsabilmente sostenuto e votato la lista ‘Sinistra al lavoro per la Campania’ pur non condividendone origini e scopi, oggi ritengo esaurita la mia esperienza politica con SEL. Non lascio SEL per scegliere un altro partito. Mi dichiaro, oggi, un ‘apolide’ politico. Tutti i miei ideali restano intatti. Torno ad essere un indipendente di Sinistra e, nel mio piccolo, proverò a declinare e concretizzare le mie idee provando a cambiare le cose nei luoghi democratici in cui le stesse si governano, finché i cittadini mi daranno fiducia e forza”.

“La Sinistra – ha concluso – testimoniale e autoreferenziale che si relega all’ombra della sostanziale inutilità politica, non mi interessava prima, non mi interessa ora. Pertanto, da oggi, continuerò sempre a rappresentare le mie idee e la mia visione delle cose con la mia indipendenza politica, ma non rappresenterò più Sinistra Ecologia e Libertà nel Consiglio Comunale di Sant'Agata de' Goti, non rinnoverò la tessera 2015 del partito, mi dimetto con decorrenza immediata da qualsiasi incarico consultivo o esecutivo a tutti i livelli di SEL”.

Michele Palmieri



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