"La civilta' del maiale", convegno di Slow Food a Castelpoto

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Il piccolo comune, di origine longobarda, alle porte di Benevento, famoso per la produzione della “Salsiccia Rossa di Castelpoto” sarà al centro di un convegno Slow Food.

A Castelpoto nel 1984 la locale Pro Loco organizzò, per la prima volta, una sagra, nel 2008 un gruppo di 5 produttori partecipò al Salone del Gusto di Torino; qualche anno dopo la Salsiccia Rossa divenne Presidio Slow Food e tutti gli anni a ridosso del 25 aprile si organizza una Fiera Mercato.

Seguendo le tracce a ritroso, l’allevamento del maiale, sarebbe dato proprio nel periodo longobardo e vi è dunque attesa intorno alla relazione di Italo Iasiello, che prenderà parte al convegno “La civiltà del maiale” in programma domenica 26 febbraio.

Iasiello sposta, infatti, di alcuni secoli la sua origine, perché vi sono ritrovamenti archeologici del periodo della Provincia Samnium, istituita dopo il terremoto del 346 d.C. che fanno stimare una presenza di suini di dimensioni diverse da quelle attuali. Infatti essi in età adulta raggiungevano 60-70 kg. ed erano allevati presumibilmente allo stato brado, erano di un numero fino a 40 -50 mila capi e contribuivano al rifornimento di carne per Roma.

Interesse vi è anche per la relazione di Luigi Mennella su “aspetti socio economici dei Presidi Slow Food” ; Parimentri per la relazione di Mario De Tommasi su “ il valore antropologico simbologia alimentare e tradizione nell’allevamento e trasformazione del maiale nel Sannio”. Seguiranno le testimonianze delle Associazioni locali.

Il coordinamento è affidato ad Antonio Puzzi mentre le conclusioni sono affidate a Gaetano Pascale presidente di Slow Food Italia che da sannita, in passato, ha seguito direttamente i sacrifici e gli impegni che i produttori hanno profuso per la realizzazione di questo prodotto. 



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