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Il messaggio di Veltroni: PD con un profilo aperto

Benevento - 19:17:3 851 stampa questo articolo

Partito con un profilo aperto e innovativo. Walter Veltroni è a Telese Terme per la festa nazionale dell'Udeur ma il suo pensiero va al cantiere del Partito Democratico che sarà chiamato alla scelta del leader il prossimo 14 ottobre. Il sindaco di Roma partecipa alla corsa ma non individua i suoi avversario in Rosy Bindi o in Enrico Letta bensì in Silvio Berlusconi che ieri ha cavalcato la stessa scena: "Dobbiamo avere un'idea della vita democratica che la metta a riparo dal chiacchiericcio quotidiano" e ancora "Il Partito delle libertà del centrodestra nasce da un notaio, attraverso una tv. Il PD invece nasce da centinaia di migliaia di persone che lo votano".

Ma Veltroni vuole mantenere un profilo basso e intende rassicurare coloro che temono la sua discesa in campo rispetto alla vita del Governo Prodi: "In democrazia si vota e chi vince governa. Nel 2006 gli elettori hanno scelto un Governo e solo gli elettori possono sceglierne un altro. Quindi per ora questo è il Governo, poi nella prossima legislatura vedremo". "Il mio sostegno a questo Governo - ha aggiunto - non è solo responsabilità politica ma è un atto di rispetto nei confronti degli elettori".

Nonostante ciò un paio di cose Veltroni sente di poterle dire all'attuale esecutivo. Entrambe riguardano la politica economica. Innanzitutto la prossima Finanziaria "dovrà restituire alle imprese e alle fasce di reddito più basse. Questa doppia iniziativa potrebbe avere un effetto virtuoso sulla crescita economica del Paese". Accanto a questo il sindaco ammonisce i partiti della sinistra radicale che intendono scendere in piazza contro il Governo: "C'è il diritto di manifestare sempre, salvo che per contrastare l'azione del Governo di cui si fa parte".

Una circostanza assurda per Veltroni secondo cui "in futuro non dovranno più esserci aggregazioni contro che sono il male della politica e fa si che si mettano insieme alleati e fanno venire meno il principio della coesione. Servono schieramenti coesi senza alleanze che vanno dall'amico Casini a quelli della doppietta". E' evidente che c'è bisogno di una riforma della legge elettorale. Veltroni non esclude la prospettiva del referendum anche se dice chiaramente di preferire la via parlamentare: "Questa legge elettorale porterebbe ancora una volta ad una situazione di ingovernabilità. Perciò prima di votare deve esserci una modifica altrimenti si crea una situazione non virtuosa per il Paese".



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