Appello di Slow Food Benevento ai candidati sindaci del capoluogo sannita

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Slow Food Benevento - foto tratta dalla pagina FacebookSlow Food Benevento - foto tratta dalla pagina Facebook

La condotta Slow Food Benevento lancia un’appello ai candidati sindaci al ballottaggio per il Comune di Benevento

In occasione del ballottaggio a sindaco del capoluogo sannita il prossimo 19 giugno, Slow Food Benevento, allo scopo di promuovere i temi inerenti la centralità del cibo, sottopone ai candidati sindaci una serie di punti ritenuti importanti per lo sviluppo del benessere locale. 

"Ai candidati sindaci  - si legge nella nota - chiediamo di impegnarsi per promuovere un sistema di distribuzione del cibo che restituisca valore e dignità a chi lavora la terra, attraverso la costituzione di un Mercato della Terra Sannita, attraverso l’ inserimento nei circuiti del commercio, della ristorazione collettiva e commerciale, dei prodotti agricoli provenienti dall’agricoltura, dall’allevamento locali, valorizzando tutte le buone pratiche e iniziative per la riduzione degli sprechi, favorendo il recupero, il riutilizzo, riducendo gli imballaggi.

Bisogna contribuire a semplificare l’applicazione delle norme nazionali, regionali, territoriali e promuoverne di locali, in tema di normative igienicosanitarie e di produzioni agricole, vegetali e zootecniche, in merito soprattutto alla trasformazione, alla vendita diretta e al potenziamento delle aziende agricole e agrituristiche. Molto spesso le piccole realtà sono schiacciate da una eccessiva burocrazia normativa, adatta più alla grande industria, ma dimentica del benessere delle microeconomie locali".

Slow Foof chiede inoltre di "difendere il suolo, il paesaggio, il territorio, con azioni di contrasto ai piani urbanistici sovradimensionati, agli abusi edilizi e successivi condoni e alla suburbanizzazione che fa scempio di territorio, una politica attiva di contenimento del consumo di suolo fertile guale bene comune e risorsa non rinnovabile, per la prevenzione e mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico e per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici.

L’introduzione dunque di un censimento del patrimonio edilizio esistente per il suo recupero ai fini abitativi e produttivi, favorendo inoltre la costituzione di orti sociali urbani e promuovendo il riutilizzo delle terre incolte per la produzione di cibo.

E' necessario difendere la legalità nei sistemi di produzione del cibo: contrastare cioè l’utilizzo del lavoro nero e/o del caporalato nelle aziende agricole o nelle imprese alimentari, impedire lo sversamento abusivo dei rifiuti su suoli agricoli, favorire un rapporto sempre più stretto fra produttori e consumatori (coproduttori) per rendere più trasparente il lavoro di chi produce cibo.

Altro tema inportante è tutelare la biodiversità, vegetali, animali e delle tradizioni alimentari legate ad esse, sostenendo le azioni
politiche a livello regionale e nazionale a difesa del sistema agroalimentare europeo e italiano, vedi contrasto ai trattati di libero scambio TTiP e Ceta, favorendo in particolare lo sviluppo di un’agricoltura locale più rispettosa dell’ambiente, libera da OGM e condotta con pratiche agronomiche di lotta integrata e biologiche, anche attraverso la promozione dei Presidi Slow Food a difesa delle produzioni agricole e gastronomiche minacciate dall’oblio e estinzione, attraverso la tutela delle sapienze locali, fonte di sapere e di saper fare, importante valore per i sistemi economici locali, attraverso progetti educativi volti alla promozione della cultura del cibo nelle scuole e presso tutti i cittadini".



Articolo di Comunali 2016 / Commenti