Del Vecchio risponde a Slow Food: "La nostra citta' della bellezza e del gusto"

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Raffaele Del Vecchio risponde all’appello che Slow Food Benevento aveva nelle scorse ore indirizzato ai due candidati a sindaco della città di Benevento, in vista del ballottaggio.

“Ringrazio Giancarlo De Luca, Fiduciario Slow Food Benevento, per le sollecitazioni inviate perché mi permettono di evidenziare le nostre proposte per una Città della Bellezza e del Gusto”.

Così Raffaele Del Vecchio risponde alle proposte che Slow Food Benevento ieri aveva indirizzato ai due candidati a sindaco del capoluogo che domenica 19 giugno si sfideranno al ballottaggio. Diversi i temi esposti dall’associazione e movimento internazionale nato per ridare valore al cibo, rispettare ambiente, ecosistema e produttori.

“La grande potenzialità di Benevento – continua Del Vecchio – è rappresentata dal suo patrimonio in beni culturali e dalla sua centralità rispetto ad un territorio specializzato nell’agroalimentare. Questa condizione ha ancora un potenziale inespresso che va esplorato nella direzione di una valorizzazione turistica, il collante è rappresentato proprio dal gusto. Abbiamo tutti gli elementi per coniugare estetica e gusto per generare una nuova dimensione di attrazione. Su questo tema si andrà in continuità con quanto già realizzato nella precedente amministrazione dall’Assessorato alla cultura partendo dal riconoscimento UNESCO per la Chiesa di Santa Sofia nell’ambito del sito seriale "I Longobardi in Italia - I luoghi del potere (568-774 d.C.)". L’azione d’intervento complessiva sarà tanto più efficace quanto più sarà in grado di integrare sistemi locali del turismo: il sistema delle risorse territoriali, il sistema della cultura materiale e immateriale locale, il sistema dei prodotti tipici e dell’industria agroalimentare; il sistema delle risorse umane e sociali, il sistema dei servizi di accessibilità, il sistema dei servizi di accoglienza”.

Del Vecchio poi spiega. “In primo luogo vogliamo una classe dirigente diffusa cioè vogliamo condividere le scelte con i principali attori del territorio per costruire interventi in corresponsabilità, sicuramente sui temi della valorizzazione delle produzioni tipiche locali intendiamo coinvolgere direttamente Slow Food Benevento. A tal proposito mi piace ricordare che già sono state sviluppate iniziative sinergiche tra Slow Food Benevento e il nostro Comune. In particolare mi riferisco al ‘Forum Universale delle Culture Napoli e Campania’ che si è tenuto nel corso del 2014 e che ha visto la collaborazionedel Comune di Benevento -Assessorato alla Cultura-con Slow Food Benevento e Slow Food Campania e con la partecipazione del presidente di Slow Food Italia,il sannita Gaetano Pascale. Le azioni di valorizzazione integrate del nostro territorio, dunque, trovano già molte corrispondenze con quelle proposte da Slow Food Benevento, di seguito chiarisco quali sono i punti di contatto e come intendiamo raggiungere una città del gusto”.

Poi il candidato sindaco del Centrosinistra risponde punto per punto ai temi messi sul banco della discussione da Slow Food.

«Promuovere un sistema di distribuzione del cibo che restituisca valore e dignità a chi lavora la terra attraverso la costituzione di un Mercato della Terra Sannita». “Su questo tema intendiamoriappropriarci degli spazi del Malies e qui intendiamo localizzareil mercato ortofrutticolo e dei prodotti tipici locali e a Km0, per farne il luogo della sostenibilità locale con azioni di affiancamento ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) e con spazi tutto alla spina ‘no packaging’ per abbattere il consumo di imballaggi ed i costi dei prodotti”.

«Contribuire a semplificare l’applicazione delle norme nazionali, regionali, territoriali e promuovernedi locali». “Su questo punto abbiamo fatto già una proposta ad associazioni di categoria che estendiamo a Slow Food Beneventoper studiare insieme azioni per impiantare un “sistema burocrazia zero”, magari anche come progetto pilota da proporre alla Regione Campania, pensando a sportelli di interfaccia con la P.A. gestiti direttamente dalle associazioni datoriali e che svolgano attività delegate per gli adempimenti amministrativi, garantendo un unico interlocutore e una velocità di esecuzione”.

«Difendere il suolo, il paesaggio, il territorio». “Nellanostra città ‘sicura e verde’ proponiamo una messa in sicurezza del territorio, che non è questione che riguarda meramente solo la città. Il 15 di ottobre scorso ci siamo resi conto che la nostra città e il nostro territorio non sono in sicurezza. E’ chiaro che i cittadini, le imprese il nostro patrimonio ambientale e culturale non deve più subire simili problemi ma i cicli climatici stanno cambiando quindi per ottenere dei risultati di lungo periodo bisogna agire su tutto il territorio sannita. Bisogna tornare a coltivare la terra in maniera ecosostenibile, uniformare i criteri di salvaguardia a tutto il bacino idrografico, proteggere le aree vulnerabile ed evitare nuove edificazioni.Promuoveremo la realizzazione di orti sociali in ambito urbano ovvero piccole particelle di terreno pubblico saranno affidate tramite bando alla cura e alla coltivazione di fasce sociali deboli. Si potranno raggiungere in questo modo diversi obiettivi: creare occasioni di socializzazione e di scambi interpersonali, manutenere la città, contrastare la povertà e incentivare il consumo di prodotti biologici. Noi proponiamo anche una città ‘obiettivo 100mila’ per questa finalità costruiremo un piano intercomunale che regolamenterà le zone di confine nell’ottica di una valorizzazione paesaggistica.

«Difendere la legalità nei sistemi di produzione del cibo». “Per avviare a soluzione temi come la lotta al lavoro nero in agricoltura, lo sversamento abusivo dei rifiuti su suoli agricoli, il rapporto produttori/consumatori c’è bisogno di sinergia tra istituzioni e associazioni. Per questo istituirò un ‘tavolo verde’ con le associazioni di categoria per coordinare le politiche di intervento sul nostro territorio”.

«Tutelare la biodiversità». “Per lo sviluppo di un’agricoltura locale più rispettosa dell’ambiente abbiamo un’idea ben precisa. Insieme alle principali associazioni di categoria del settore agricolo dovrà essere predisposto e quindi adottato un regolamento per fare di Benevento un’area ‘Territorio Pollution-Free’ cioè libera da contaminazioni di diverso genere che possano derivare dalle tecniche di produzione agricola non biologica (ad esempio uso scorretto di fertilizzanti e pesticidi) e dalle diverse azioni inquinanti dell’uomo. In questa direzione Benevento e i comuni dell’area vasta che vorranno aderire potranno fare del Sannio un BioTerritorio competitivo. Questa azione coordinata tra operatori di settore se supportata da adeguati strumenti quali marchi ombrello e strutture tali da tutelare la qualità e valorizzare la tipicità e la specificità dei prodotti, potrà aprire una nuova strada per lo sviluppo agricolo e agroalimentare locale”.



Articolo di Comunali 2016 / Commenti