Benevento, la scomparsa di Carlo Pezzuto: il ricordo di Aldo Guerra dell'Union Sannio Rugby

13:18:33 2961 stampa questo articolo

A una settimana dalla scomparsa di Carlo Pezzuto, l’ex rugbysta beneventano morto in un incidente stradale sul tratto pugliese dell’A14, ci è giunta in redazione una lettera di Aldo Guerra, attuale tecnico della società Unione Rugby Sannio. Un commosso ricordo dedicato a Carlo Pezzuto che di seguito pubblichiamo.

“Caro Carlo, ora che non ci sei più e il tuo tragico destino ti ha strappato agli affetti più cari voglio ricordarti così. Ti ricordi quando giocavi in under 19 e io ero allenatore dell’IMEVA A2? Sei stato convocato e a soli 17 anni, insieme ad Alfredino, hai debuttato in prima squadra contro il Mirano.
Ricordi quando collaboravi con me allenandoti e divertendoti con i bambini dell’under 8? Quanto tempo è passato da allora; circa 20 anni, eppure io ti ricordo ancora così: con quella voglia di giocare, con il tuo fisico possente che, probabilmente, se fosse stato accompagnato da una più forte determinazione, ti avrebbe dato ancor più successo di quello che hai avuto.
Poi circa 10 anni fa, quando io ho lasciato il nostro Rugby Benevento, certamente le occasioni d’incontro tra noi si sono diradate. Ma il tuo rapporto con mia nipote Maria ci diede l’opportunità di avere maggiori occasioni per scambiarci e confrontare idee, opinioni e punti di vista sul movimento rugbystico e su altro ancora.
Dal momento che hai smesso di giocare, per motivi di lavoro, sei stato più critico nei confronti di modi differenti di pensare e agire nell’ambiente rugbystico beneventano. Ricorderò sempre i lunghi discorsi sulle possibilità di collaborazione tra le due maggiori società sannite e la tua forte convinzione che tutto ciò fosse possibile.
Ricordi quante volte ti ho detto che le persone che – come te – hanno competenze specifiche non possono non far parte del “progetto rugby” a Benevento? Ricordi quando giovedì 12 giugno scorso, lasciando il “tuo” negozio Cisalfa (il tuo mondo, la tua famiglia…!), ti ho detto che una figura come te non poteva restare fuori dal mondo attivo del rugby e ho ribadito che avresti potuto ricoprire con successo una carica managierale di dirigente?
Finora ho ricordato il Carlo rugbysta ma non potrei mai dimenticare il Carlo uomo; una persona che, per chi non lo conosceva , a un primo impatto, poteva risultare burbero, scostante. Invece per chi ha avuto il privilegio di conoscerti e frequentarti eri una persona affabile, sensibile, molto legato agli amici, alla famiglia, alla tua cara Maria.
In sintesi, per finire, voglio ricordarti per tutto quello che sei stato, per quello che hai fatto nella tua troppo breve ma assolutamente intensa e ricca esistenza. Sono certo che lassù potrai sempre parlare del tuo sport preferito e saprai indicarci, attraverso il ricordo della tua esperienza terrena, tanti suggerimenti per migliorare la nostra amata pallovale.
Per sempre.
Il tuo caro amico Aldo!”



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