PD e Clemente Mastella, "Guerra totale" tra accuse e querele

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Carmine Valentino con Antonio Iavarone, Assemblea GD. Foto: profilo Fb GD Federazione di BeneventoCarmine Valentino con Antonio Iavarone, Assemblea GD. Foto: profilo Fb GD Federazione di Benevento

Si fa sempre più duro lo scontro tra il Partito Democratico e Clemente Mastella in vista del turno di ballottaggio di domenica 19 giugno, mentre i due figli dell'ex ministro annunciano querela contro Carmine Valentino.

Quella tra il Partito Democratico e Clemente Mastella non è più una guerra di posizione ma di movimento. L’apertura dell’ultima settimana di campagna elettorale prima del voto al ballottaggio è iniziata con l’abbandonano delle trincee e lo sfondamento della “linea Maginot”. Insomma, la guerra è totale e combattuta dai vertici Dem sotto le insegne della morale e dell’etica ma, dopo le dichiarazioni del segretario Carmine Valentino è pronta a spostarsi anche in tribunale.

Infatti i figli dell’ex ministro Pellegrino ed Elio nella serata di ieri hanno reso nota la loro volontà di querelare il segretario PD, “sfidando – scrivono – con ampia possibilità di prova a testimoniare la veridicità delle affermazioni rese e la trasparenza di ogni operazione mai effettuata”.

Ma ricostruiamo il tutto. Il Partito Democratico nella conferenza stampa di ieri, presente il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, consigliere regionale Mino Mortaruolo e Carmine Valentino, attacca Clemente Mastella e lancia a suo dire una sorta di “operazione verità”. Valentino, per portare avanti il suo discorso cita anche diversi articoli, come quello pubblicato lo scorso 2 giugno dal Corriere di Caserta su quello che riguarda il processo Medea.

Il Corriere di Caserta scrive, “Caterino ha mantenuto la sua tesi, confermando sostanzialmente quanto riferito al pm Antimafia Maurizio Giordano e cioè di avere conosciuto Franco Zagaria (cognato defunto dell’omonimo boss e trait d’union tra la Regione e il clan) a Telese Terme, tramite Clemente Mastella”.

Questa vicenda per il segretario PD, “merita un chiarimento immediato” e l’attacco sferrato dai ‘panzer democratici’ non accenna a placarsi perché poi nel mirino finiscono anche l’acquisto di alcuni immobili ed ‘Il Campanile’, giornale dell’allora partito mastelliano. Valentino però poi, tiene a precisare che “Non siamo un’aula di tribunale, non ci interessa il profilo penale della vicenda, ma c’è una questione morale di cui Clemente Mastella deve dar conto ai beneventani. Chiunque si candida ad amministrare una città dovrebbe farlo”.

“C’è un manifesto di Mastella che campeggia in questi giorni in città – continua Valentino – con una frase che mi ha molto colpito: ‘Io penso ai vostri figli, altri solo ai loro’. Nel 2004, Clemente Mastella sottoscrisse 5 atti di compravendita immobiliare per altrettanti appartamenti a Roma intestati alla moglie e ai figli”.

Dopo il pesante bombardamento, l’aria in conferenza stampa si placa e Valentino sposta l’attenzione e la discussione sul versante dell’analisi politica del voto. “Il Partito Democratico si dimostra sempre più guida – dice  il segretario – rispetto ai processi ed alle sfide che ci attendono. In Regione siamo il primo partito a Benevento abbiamo il 17% perdere sta comunque nelle regole della democrazia (il riferimento è alle sconfitte elettorali di Ada Renzi a Dugenta e Claudio Ricci a San Giorgio del Sannio, ndr). Il dato complessivo ci lascia comunque buoni propositi”.

A stretto giro poi è giunto anche il commento del candidato sindaco Raffaele Del Vecchio che ha detto di provare “forte imbarazzo e molta inquietudine, come beneventano e come italiano, per le vicende emerse nella conferenza stampa del Pd e riguardanti Clemente Mastella. Questioni che mi fanno rabbrividire. Un sindaco deve essere innanzitutto un esempio di trasparenza. Dobbiamo tenere la nostra città lontana da qualsiasi sospetto e dai rischi legati al malaffare. I cittadini beneventani si aspettano un chiarimento immediato da parte di Mastella sia sui rapporti con Zagaria che sull’acquisto di cinque case in 24 ore, tra l’altro con fondi anche di provenienza estera. Un sindaco deve poter camminare a testa alta tra la sua gente: io lo posso fare, altri lo devono dimostrare. I cittadini sono chiamati ad una scelta sempre più chiara: Benevento oppure Mastella”.

Non si è lasciato attendere neanche il commento di Clemente Mastella che ha parlato dalla Rocca dei Rettori dove era in corso una occupazione simbolica dell’aula consiliare – presente anche la De Girolamo – per chiedere le dimissioni di Claudio Ricci. “L’apparato di potere del Pd pensa - alzando il livello di offese ed insinuazioni - che l’elettorato possa essere confuso mentre invece ha davanti a sé lo sconcio istituzionale che si sta consumando alla Provincia, con un presidente che annuncia le sue dimissioni e poi è costretto dal suo partito a rimangiarsi le sue stesse parole. Un quadretto sconfortante superato solo dai disastri prodotti alla Provincia come al Comune. E' arrivato il momento di voltare definitivamente pagina per archiviare una fase tra le più nere per gli amministrati. Io continuo fiducioso e senza alcun timore nella mia azione di confronto quotidiano con i cittadini che mi stanno tributando vicinanza e supporto, come già avvenuto nel primo turno di queste elezioni, quando abbiamo relegato al secondo posto l’avversario Pd. Sono i beneventani che mi accompagnano in queste ore, tra quartieri e contrade, sui luoghi di lavoro e negli spazi dedicati al tempo libero, offrendomi spunti e soluzioni, per una città che deve recuperare un senso di normalità, sul piano politico come su quello amministrativo e dei servizi”. 


Inoltre sulla vicenda sono intervenuti stamani nuovamente Elio e Pellegrino Mastella. “Abbiamo annunciato querela contro le dichiarazioni, i sospetti, le insinuazioni e le accuse lanciate ieri nella conferenza stampa del Pd, non per motivi di opportunità politica ma per difendere semplicemente la nostra onorabilità. Noi due, Pellegrino ed Elio Mastella, figli del più noto Clemente, siamo francamente stanchi di essere tirati in ballo, con cadenza regolare, ad ogni campagna elettorale. Rispetto all'ultima vicenda utilizzata, relativa ad alcune abitazioni da noi acquistate, nel 2004, ribadiamo il diritto per due professionisti, uno avvocato l'altro ingegnere, a comprare una casa pagando anche mutui fino a 25 anni. Siamo cresciuti in una famiglia agiata, per carità, ma onesta: sono anni che in tanti si applicano, ma mai si riesce a dimostrare il contrario. Siamo passati anche noi al vaglio di tribunali e processi mediatici: mai nessuno ha potuto vantare l'ultima parola. Se ci fosse stata una sola accusa reale non avremmo scritto quest'appello, invece siamo ad annunciare querela al segretario Pd perché la si smetta di infangare il nostro nome. Siamo sicuri che ci sono motivazioni più importanti su cui chiedere il voto e la fiducia dei beneventani. Lasciamo, come giusto, a nostro padre il peso delle scelte politiche, mentre ci limitiamo a sollecitare l'innalzamento del confronto, verso temi di maggiore interesse collettivo”. 



Articolo di Comunali 2016 / Commenti