Settimana mondiale della tiroide 2024: "Più informazione, meno esami inutili"

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Malattie tiroidee croniche: informazione e prevenzione per ridurre gli esami inutili.

Dal 20 al 25 maggio torna la Settimana Mondiale della Tiroide (SMT), un evento annuale dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie tiroidee. In Italia, oltre 6 milioni di persone soffrono di patologie legate a questa ghiandola. Quest’anno, il tema “Malattie tiroidee croniche: più informazione, meno esami inutili” sottolinea l’importanza di un’educazione sanitaria corretta e accessibile.

Le associazioni dei pazienti e le società scientifiche stanno facendo pressione per il riconoscimento delle malattie tiroidee come patologie croniche da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo status faciliterebbe l’accesso a finanziamenti per la ricerca e migliorerebbe la programmazione dei controlli clinici, riducendo così le spese sanitarie.

Rossella Elisei, presidente dell'Associazione Italiana Tiroide (AIT), ha introdotto la SMT 2024, promossa dalle principali società scientifiche e sostenuta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Secondo Elisei, sia l’ipertiroidismo che l’ipotiroidismo, essendo spesso di natura autoimmune, necessitano di monitoraggi periodici, ma senza eccedere negli esami inutili.

Gianluca Aimaretti, presidente della Società Italiana di Endocrinologia (SIE), ha sottolineato che non è necessario ripetere frequentemente il dosaggio degli autoanticorpi tiroidei, salvo in momenti specifici del percorso terapeutico. Fabio Monzani, delegato della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), ha aggiunto che è fondamentale monitorare la funzione tiroidea negli anziani, specialmente se in terapia con ormone tiroideo.

Renato Cozzi, presidente dell'Associazione Medici Endocrinologi (AME), ha evidenziato l’importanza dell’empatia nel rapporto medico-paziente, in quanto la natura cronica delle patologie tiroidee richiede un’assistenza continua e attenta. Laura Fugazzola, presidente della European Thyroid Association (ETA), ha spiegato che la presenza di piccoli noduli tiroidei è comune e che l’ecografia tiroidea deve essere riservata ai casi con motivazioni cliniche specifiche.

Antonella Olivieri dell’ISS ha ricordato l’importanza della profilassi con sale iodato per prevenire la formazione di noduli tiroidei. Dal 2005, la campagna per l’uso del sale iodato ha migliorato significativamente la nutrizione iodica in Italia.

Rossella Elisei ha poi parlato dei tumori della tiroide, soprattutto quelli papillari, che guariscono o cronicizzano con una bassa probabilità di recidiva. La gestione di queste patologie richiede un monitoraggio continuo, ma mirato.

Marco Maccauro, delegato dell'Associazione Italiana Medicina Nucleare (AIMN), ha evidenziato il ruolo della medicina nucleare nella gestione delle patologie tiroidee croniche, con procedure come la scintigrafia e la terapia con iodio radioattivo.

Giovanni Docimo, presidente della Società Italiana Unitaria di Endocrino Chirurgia (SIUEC), ha ribadito che la valutazione chirurgica deve essere accurata e personalizzata. Malgorzata Wasniewska, presidente eletto della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), ha sottolineato l'importanza dello screening per l'ipotiroidismo congenito, che permette di prevenire ritardi psico-motori nei neonati affetti.

Anna Maria Biancifiori, presidente del Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE), ha concluso affermando che un’adeguata informazione e il riconoscimento delle patologie tiroidee come croniche comporterebbero benefici clinici ed economici significativi per i pazienti.

La Settimana Mondiale della Tiroide è dunque un’occasione fondamentale per promuovere la prevenzione e la corretta informazione sulle malattie tiroidee, mirando a un miglioramento complessivo della gestione di queste patologie a lungo termine.

Mariella Belloni



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