Karate, Savoia e Calabrese campioni d'Europa

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Tredici nazionali presenti per oltre 600 atleti in quattro giorni di gare. Questi i primi numeri del Campionato Europeo di Karate per cadetti e junior (14-20 anni), disputatosi a Londra ed organizzato dall’IKU (International Karate Union), nella splendida struttura dello Sports Dock di East London, gremita fino all’inverosimile da entusiasti e rumorosi tifosi inglesi. Quattro gli atleti azzurri made in sannio presenti, più l’attuale coach della nazionale italiana, Alfredo Testa, tutti provenienti dalla Seishinkan Benevento. E sono stati proprio i nostri atleti a rendersi protagonisti di un campionato esaltante sotto tutti i punti di vista. Una competizione dura, sia per l’elevato livello agonistico, sia per le difficoltà ambientali quali il tifo degli inglesi e gli arbitraggi decisamente a favore dei padroni di casa. Tutti elementi che hanno finito per esaltare i nostri atleti, i quali hanno dato vita a battaglie sportive epiche che hanno divertito il numerosissimo pubblico presente. I primi tre giorni, dal 30 ottobre al primo novembre, sono stati dedicati alle qualificazioni, mentre domenica 2 novembre si sono disputate tutte le finali, individuali e a squadre.
Nelle competizioni a squadre cadetti, presenti due atleti Seishinkan, il giovanissimo Elia Calabrese (capitano) e Gianluca Maio, oltre ad Alessandro Vallescura proveniente da una società abruzzese. I ragazzi si sono comportati alla grande conquistando ben due finali nella specialità sanbon (dove si sommano i risultati di tre singoli incontri) e nella rotation (dove gli atleti si alternano nel combattimento e si somma il punteggio finale). Ironia della sorte, entrambe le finali sono state disputate contro l’Inghilterra. La rotation è stata vinta nettamente con il punteggio totale di 9-2, dove il lavoro di squadra ha prevalso contro gli inglesi mai domi. Particolarmente importante il ruolo recitato da Calabrese che ha piazzato i punti decisivi. La gara a squadre sanbon è stata vinta 2-1, più combattuta della precedente ma sempre saldamente nelle mani dei ragazzi italiani, con Elia Calabrese e Gianluca Maio che hanno vinto i loro rispettivi incontri, risultando determinanti ai fini della conquista del secondo oro e titolo continentale consecutivo.
Grandiosa la prestazione della squadra junior nella specialità sanbon. Una gara svoltasi senza intoppi e che ha portato gli azzurri a scontrarsi, in finale, ancora una volta con i pari età inglesi. Incredibili le emozioni vissute in finale, con un palasport che ha tifato in modo assordante e senza sosta per tutta la durata dei cinque incontri previsti per questa formula di gara. Presenti in squadra i nostri Guido Scarinzi e Cosimo Savoia. Scarinzi ha dovuto cedere al forte atleta britannico, complice il troppo nervosismo del ragazzo originario di Foglianise. La gara è proseguita comunque su un piano di perfetta parità, dopo quattro combattimenti la situazione tra Italia ed Inghilterra è di perfetta parità. L’ultimo incontro, quello decisivo, vede il nostro Savoia opposto all’atleta Inglese nettamente più alto. Sembrava una storia destinata a concludersi a favore dei britannici, ed infatti gli esaltati tifosi inglesi hanno intensificato il supporto vocale ma, nella storia di quest’incontro non avevano fatto i conti con un Savoia straordinario, il vero gigante fra i due. Savoia vince 2-1 e regala il punto decisivo all’Italia, nel tripudio generale di tutto il team azzurro e nel silenzio irreale del palasport. Questa è la bellezza dello sport, quando riesce a regalare momenti così intensi ed emozionanti con finali che capovolgono copioni che sembravano già scritti.
Nelle gare individuali, sfortunatissimo Guido Scarinzi che si ferma al primo turno per una squalifica ingiusta patita contro l’atleta della nazionale rumena, nella categoria junior - 75 kg. Peccato per quello che, in partenza appariva come il più in forma tra gli atleti della Seishinkan presenti all’europeo.
Sfortunato anche il castelpotano Gianluca Maio che, fra i cadetti - 57 kg appariva come uno dei favoriti. Parte bene nelle varie eliminatorie ma si ferma in semifinale contro Harry Cronk (England), dopo un combattimento vissuto punto a punto, nelle fasi finali si disunisce e regala la vittoria all’avversario. Vince comunque la finale per il terzo posto contro il russo Dmitry Devyatkin e porta a casa un bronzo tanto importante quanto storico per la piccola comunità in cui vive.
Lo juniores Cosimo Savoia, di Cautano, nella categoria -60 kg mostra sin dalle prime fasi eliminatorie di essere tra i più in forma, anche quando si trova in svantaggio riesce in modo caparbio a concludere rimonte eccezionali. Cresce ad ogni turno, soprattutto mentalmente, dimenticando le noie fisiche avute nei mesi di preparazione.
In semifinale vince contro un atleta irlandese, imponendosi con carattere, la finale di domenica la vince mantenendosi sempre in vantaggio e mostrando tecnica, preparazione e maturità, l’avversario si innervosisce e sul finale si fa squalificare per proteste, Savoia è campione europeo! Un giovane che ha meritato tale gratificazione, per la volontà e l’abnegazione mostrata in tanti anni di lavoro.
L’eroe in assoluto della Seishinkan è stato Elia Calabrese, dopo aver vinto due ori a squadre conquista anche quello individuale in una categoria, quella dei -63 kg, piena di insidie e di atleti Inglesi. Si fa largo alla sua maniera, con una personalità disarmante considerando l’età, quindici anni, un veterano che sfodera grinta, cattiveria agonistica e sicurezza nei propri mezzi. Giunge alla finale della domenica ed a nulla servono i tentativi di intimidazione del suo avversario, un forte atleta Inglese, Calabrese resta tranquillo, vuole portare a termine la missione nel migliore dei modi e ci riesce! Domina la finale e mantiene un vantaggio costante fin quasi allo scadere del tempo, l’incontro termina in leggero anticipo con un netto 6-2 per l’italiano che conquista il meritato terzo oro di giornata ed il conseguente titolo continentale. Il giovane Elia si è detto emozionato nel salire sul podio e sentire l’inno nazionale italiano, in quei momenti ha ricordato il lavoro iniziato esattamente l’anno precedente, un sogno che voleva realizzare ad ogni costo e che si è concretizzato oltre ogni aspettativa. Una felicità immensa che vuole condividere con tutto il paese di Ponte, luogo dove vive, col Maestro Alfredo Testa, la sua famiglia ed in particolare, col fratello Mattia, altro praticante di karate che non ha avuto la fortuna di vivere simili momenti sportivi pur avendo fatto parte della nazionale nel 2011.
Anche il presidente della Federazione Inglese si è congratulato personalmente con il Maestro Testa per il livello degli atleti italiani portati in trasferta a Londra. Gratificazioni importanti sono giunte anche dal Presidente della IKU, Vic Charles, noto atleta degli anni novanta, che con la nazionale Inglese ha vinto praticamente tutto nell’ambito del karate sportivo. Per la delegazione italiana, ben 60 atleti, guidata dal Presidente Daniele Lazzarini, anche la vittoria finale nel medagliere. Si conclude nel modo migliore questa storica trasferta, la Seishinkan Benevento ha onorato la manifestazione continentale dando ulteriore lustro allo sport sannita.



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