"Non incontro" Valentino - M5S. I grillini spiegano le proprie ragioni

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Gli attivisti presenti oggi a Palazzo San Francesco. foto tratta dal gruppo M5S di Sant'Agata de'GotiGli attivisti presenti oggi a Palazzo San Francesco. foto tratta dal gruppo M5S di Sant'Agata de'Goti

Dopo il mancato incontro tra Meetup M5S e Carmine Valentino che aveva come oggetto la discussione riguardante la gestione dei servizi idrici, ed immediatamente dopo la nota inviata da Palazzo San Francesco giunge tramite un post la replica dei pentastellati del centro caudino.

“Stamattina alle ore 12.00, noi attivisti del Meetup «Amici di Beppe Grillo di Sant’Agata de’ Goti» Filippo Antonio Piscitelli , Giovanni ToscanoMassimo Oropallo, Umberto Ibello, Luigi De Simone e Antonio Carmine Di Stasi ci siamo recati al ‘non incontro’ con il Sindaco di Sant’Agata de’ Goti presso la sede comunale”.

Comincia in questo modo il lungo post apparso sul gruppo “Movimento 5 Stelle di Sant’Agata de’Goti” dove appunto gli attivisti hanno spiegato le loro ragioni.

“Eravamo stati convocati – scrivono – perché il primo cittadino di Sant’Agata de’ Goti voleva fornirci delle comunicazioni sulla richiesta di annullamento delle delibere di Giunta e di Consiglio che in sostanza affidano in modo diretto la gestione del servizio idrico alla Gesesa e aumentano i costi dell'acqua ingiustificatamente dal 1 gennaio del 2015 di circa il 20% che abbiamo inoltrato al Prefetto di Benevento, all’Anac, e all’AEEGSI”.

Poi spiegano, “noi scriviamo al Prefetto e ad altre autorità e ci convoca il Sindaco. Appena giunti nel luogo dove di solito si riunisce la Giunta Comunale abbiamo chiesto al sindaco di riprendere l’incontro come già da noi comunicato tramite nota ufficiale protocollata il 21/08/2015 indirizzata a al primo cittadino e per conoscenza al Prefetto. Richiesta purtroppo rifiutata, e gli abbiamo comunicato che senza video ripresa non avremmo partecipato all’incontro e ci siamo sentiti rispondere «accomodatevi fuori»”.

“Il primo cittadino – attaccano – può persino non accettare la nostra proposta di trasparenza ma non può cacciarci in modo burbero da un luogo che difatti è pubblico (il corridoio), questo dimostra non solo la prepotenza istituzionale cui è evidentemente abituato ma anche poca educazione nei confronti di un gruppo di cittadini che ha chiesto legittimamente la trasparenza dell'incontro”.

“Comunicheremo al Prefetto – annunciano gli attivisti del meetup del centro caudino – che l’incontro non si è svolto e gli chiederemo di esprimersi in merito alla nostra richiesta senza farci riconvocare dal Sindaco. Oggi abbiamo perso un po’ del nostro tempo libero e gli attivisti Massimo Oropallo e Antonio Carmine Di Stasi hanno dovuto chiedere un permesso di lavoro per essere presenti al «non incontro»”.

Riguardo poi al discorso dell’affidamento diretto del servizio idrico alla Gesesa, i pentastellati a chiare lettere annunciano, “ci batteremo in tutte le sedi istituzionali possibili affinché venga rispettato l’esito del referendum sull’acqua pubblica. Come già precisato riscriveremo al Prefetto e poi interesseremo i nostri Portavoce in Regione Campania. La battaglia – concludono – è appena iniziata. Noi siamo dalla parte dei cittadini e siamo coerenti”. 



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