ATO Rifiuti. 48 Comuni del Sannio chiedono di riformulare la convenzione

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Cumulo di rifiutiCumulo di rifiuti

Sono 48 i Comuni sanniti (Melizzano, Frasso Telesino, Dugenta, Limatola, Amorosi, Puglianello. Castelvenere, Guardia Sanframondi, Telese Terme, San Lorenzo Maggiore, Faicchio,San Lupo, Torrecuso, Ponte, Paupisi, Cautano, Castelpoto, Vitulano, Bucciano, Durazzano, Bonea, Forchia, Arpaia, Rotondi, Paolisi, S. Nicola Manfredi, Ceppaloni, Colle Sannita, S. Croce del Sannio, Fragneto Monforte, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Casalduni, Pontelandolfo, Fragneto l’Abate, S. Lorenzello, Solopaca, S. Salvatore Telesino, S. Agata de’ Goti, Cusano Mutri, Pietraroja, Ginestra degli Schiavoni, S. Bartolomeo in Galdo, Castelvetere V. F., Molinara, S. Marco dei Cavoti, Montefalcone )che hanno firmato il documento indirizzato al sindaco di Benevento, Fausto Pepe ed i colleghi dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) Rifiuti, dopo il loro commissariamento per non aver aderito alla convenzione imposta dalla Regione Campania per la gestione dei rifiuti. La richiesta che fanno è semplice e diretta: formulare una nuova convenzione dell’Ato Rifiuti da far approvare a tutti i sindaci. Le richieste sono chiare. In primis i sindaci ‘dissidenti’ chiedono che siano costituiti gli STO (Sistema Territoriale Operativo) per i comuni con un minimo di 10mila abitanti, stabilirne le competenze e disciplinarne le modalità, attribuendogli maggiore autonomia per tener conto delle differenze territoriali. Senza gli STO alcuni comuni non sarebbero rappresentati nella Conferenza d’Ambito. Ancora, i primi cittadini chiedono di prevedere una tariffazione che tenga separati i costi di raccolta e spazzamento dei rifiuti da quelli dell’impiantistica e della gestione delle discariche. Le stesse tariffe si dovranno differenziare in base ai costi del servizio dei singoli STO e a quelli consolidati dei singoli comuni, per evitare che i più virtuosi paghino anche per quelli meno. Sarà, ancora, opportuno stabilire i compiti dell’Ufficio Comunale in relazione, ad esempio, alla gestione del contributo Tari ed il costo del funzionario dell’Ufficio Comunale (inopportuno ricorrere a professionisti o strutture esterne). Dal momento che solo il Comune di Benevento ha in organico figure dirigenziali, sarebbe opportuno prevedere per i comuni privi di dirigenti, consentire ai Segretari Comunali di ricoprire tale carica. Ancora i comuni chiedono di ridefinire il sistema di votazione che non è rappresentativo se si basa solo sulla percentuale degli abitanti di ogni comune ed infine, ultimo punto, è quello relativo all’attuale ciclo provinciale dei rifiuti, in sostanza che ruolo, in futuro, avrà la Samte e i debiti, le passività ed i rapporti giuridici in corso saranno dell’Ato, della Provincia o dei singoli comuni.



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