Di Marzo: "Condanna Berlusconi, frutto di una sentenza inaudita".

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Gabriele Di MarzoGabriele Di Marzo

Il coordinatore di Forza Italia Giovani San Lorenzo Maggiore, Gabriele Di Marzo, si esprime in maniera polemica sulla condanna di Silvio Berlusconi, in merito alla compravendita di senatori.

“Una sentenza assurda, che calpestata ancora una volta la democrazia, quella emessa solo due giorni fa nei confronti del Presidente Silvio Berlusconi, condannato dal tribunale di Napoli a tre anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici in merito all’inchiesta sulla compravendita dei senatori nel periodo 2006 – 2008”. Esordisce così, Gabriele Di Marzo, coordinatore di Forza Italia Giovani San Lorenzo Maggiore che poi prova delinea il quadro accusatorio.

“Berlusconi – scrive – è stato accusato di aver versato tre milioni di Euro all’ex senatore De Gregorio affinché quest’ultimo passasse tra le file del centrodestra che allora era in opposizione del Governo presieduto da Romano Prodi. La caduta del governo Prodi però in realtà fu determinata da ben cinque voti di scarto sulla fiducia posta dall’esecutivo il 24 Gennaio del 2008. Certamente De Gregorio passato già nel 2006, dopo soli 20 giorni di esperienza parlamentare, dalle file dell’Italia dei Valori al gruppo Misto in parlamento, non avrebbe avuto tutta questa influenza tra i parlamentari di centrosinistra al punto tale da influenzarli a non votare la fiducia al governo Prodi”.

“Questo aspetto – prosegue il giovane coordinatore – è stato sottolineato anche da chi quei momenti li ha vissuti in prima persona tra i banchi del governo in ruoli di prima linea. Infatti in una intervista di poche ore fa rilasciata al quotidiano Il Giornale, l’ex guardasigilli Clemente Mastella ha spiegato in maniera dettagliata come in realtà il senatore De Gregorio non avesse alcuna influenza nei confronti di nessuno dei colleghi che poi votarono contro la fiducia al Governo Prodi”.

“Mastella – precisa Di Marzo – ha parlato di un vero e proprio ruolo che De Gregorio si sarebbe inventato, facendosi credere importante e determinante nell’opera di convincimento di altri senatori, quando in realtà il peso politico era piuttosto irrilevante. Allo stesso tempo l’ex ministro ha posta l’accento su una cosa che spesso non viene messa in evidenza, ovvero il fatto che era proprio il Pd di Walter Veltroni, a fare delle pressione affinché il governo Prodi cadesse”.

“Inoltre - sottolinea l’esponente azzurro - con questa sentenza si va a sindacare su una questione molto più ampia che comprende la libertà da parte di ogni parlamentare di cambiare gruppo parlamentare e schieramento politico in ogni momento della propria attività parlamentare. Negli ultimi due anni, den 185 parlamentari hanno cambiato casacca politica con addirittura 13 che sono passati dalla maggioranza all’opposizione o viceversa. Casualmente molti sono passati nel gruppo del Partito Democratico che infatti è il gruppo parlamentare che ha ricevuto più transfughi da altri partiti. Pensiamo ad esempio a molti parlamentari di Scelta Civica, un partito che alle Elezioni politiche del 2013 ebbe il 10% dei consensi e che praticante oggi non esiste più”.

“Questo - conclude Di Marzo - fa parte di una prassi purtroppo consolidata; certamente però nessuna inchiesta verrà intrapresa. Forse perchè il protagonista non porta il nome di Silvio Berlusconi”



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