Forza Italia Giovani, Di Marzo: "Strappando i manifesti non si combatte il libero pensiero"

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Gabriele Di MarzoGabriele Di Marzo

In una nota Gabriele Di Marzo, coordinatore di Forza Italia Giovani a San Lorenzo Maggiore, esterna tutta la propria contrarietà verso chi ha strappato i manifesti con la sua lettera alla cittadinanza. “Non si combatte così il libero pensiero.’’

Con le elezioni amministrative del 31 maggio prossimo, anche San Lorenzo Maggiore rinnoverà il proprio Consiglio Comunale. A differenza degli altri otto comuni della provincia sannita chiamati al voto, nel centro laurentino, l’unico ostacolo sarà il quorum. A correre infatti, nel comune dell’alto Titerno, c’è solo la lista del candidato sindaco Emmanuele De Libero.

Gabriele Di Marzo, coordinatore locale di Forza Italia Giovani, che fino a poche settimane fa aveva paventato la possibilità di una sua candidatura aveva pensato di spiegare i motivi del diniego con una lettera pubblica affissa nelle bacheche del comune laurentino.

“Qualche giorno fa – spiega Di Marzo - dopo le innumerevoli richieste da parte di amici e conoscenti, ho deciso di scrivere qualche riga per spiegare pubblicamente quale fosse la mia posizione in merito alle elezioni amministrative del 31 Maggio prossimo. Ho cercato, come sempre del resto, di essere il più educato, chiaro e coerente possibile; non credo affatto di aver offeso nessuno”.

“Mi ha sorpreso però - continua il giovane azzurro - vedere che i manifesti affissi sono stati quasi tutti strappati. Non è in questo modo che si combatte il libero pensiero o la non condivisione di quanto scritto. Sarei curioso di sapere quale buon motivo può spingere una qualsiasi persona a strappare il pensiero libero ed incondizionato di un ragazzo poco più che ventenne, che comunque sia dovrebbe rappresentare il futuro”.

“Il sale di ogni democrazia – conclude - è l’alternanza politica, il confronto, la contrapposizione democratica di idee, opinioni e progetti. Oggi ho provveduto, insieme ad altri amici, ad affiggere nuovamente la lettera”. 



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