Irruzione dei Carabinieri nei quartieri Ponticelli e San Giovanni a Teduccio

20:14:13 4682 stampa questo articolo

Quattro arresti e sette denunce per reati non solo legati allo spaccio di droga. Questi i risultati di un'operazione "ad alto impatto" effettuata dai Carabinieri nei quartieri di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio.

Napoli - I Carabinieri della Compagnia di Poggioreale e delle compagnie speciali e d’intervento operativo del Reggimento Campania hanno fatto irruzione nei quartieri Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, effettuando posti di controllo, perquisizioni domiciliari e ispezioni a parti comuni di immobili, procedendo a verifiche su pregiudicati e personaggi d’interesse operativo.

Su via comunale ottaviano è stata smantellata una vera e propria “piazza di spaccio” e sono stati arrestati per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti Ciro Grandioso, di 49 anni, Giuseppe Esposito, di 38 anni, e Vincenzo  Morra, di 36 anni, tutti già noti alle forze dell'ordine, rispettivamente ritenuti esponente di vertice e affiliati al clan camorristico dei “Reale”, operante per il controllo degli affari illeciti nel quartiere san giovanni a teduccio.

I 3 sono stati sorpresi nell’abitazione in uso a Grandioso in possesso di 42 dosi di eroina (41 grammi), 17 dosi di cocaina (6 grammi) e della somma di 650 euro in denaro contante (ritenuta provento di attività illecita).

La droga era nascosta nel vuoto dietro il bidet destinato al passaggio dei collegamenti per la rete idrica. Nel salore campeggiava un grosso televisore lcd sul quale erano proiettate le immagini provenienti da 3 telecamere installate di nascosto in cassette di derivazione dell’energia elettrica, un sistema di videosorveglianza creato per sorvegliare l’ingresso che una volta scoperto è stato smantellato e sequestrato). Con esse i malviventi riuscivano a monitorare i movimenti sul posto, una “piazza di spaccio” che è stata disarticolata. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di Poggioreale.

Per detenzione di droga a fini di spaccio è stato arrestato anche il 19enne Stefano Orofino, sorpreso all’interno della sua abitazione in possesso di un frammento di cocaina del peso di 13 grammi e di 175 euro in denaro contante ritenuti provento di attività illecita. Adesso è ai domiciliari.

Nel “parco conocal”, ove gli affari illeciti sono sotto il controllo del clan “D’Amico”, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola scenica calibro 8 modificata che ignoti tenevano nascosta nel vano contatori di uno stabile.

Per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato denunciato un 35enne di via dell’alveo artificiale già noto alle forze dell'ordine sorpreso a coltivare nella sua abitazione 2 piante di cannabis indica (che avevano già raggiunto un metro di altezza).

Per furto di energia elettrica, due pregiudicati del Corso San Giovanni che avevano manomesso i contatori di energia elettrica per evitare la registrazione dei consumi di un panificio e una pescheria, come è emerso durante verifiche effettuate insieme a specialisti dell’enel.
Per contrabbando di tabacchi lavorati esteri 2 pregiudicati sorpresi mentre trasportavano a bordo di una vettura tabacchi lavorati esteri: 500 pacchetti di sigarette di varie marche che stavano per essere messe in vendita su strada.

Per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, due pregiudicati notati mentre si aggiravano con fare sospetto e fermati, venendo trovati in possesso sulla loro autovettura di arnesi da scasso e di indumenti per travisarsi.

Il bilancio finale dell'operazione è di 4 persone arrestate - tra le quali un elemento di vertice e due affiliati del clan camorristico dei “Reale” che si erano organizzati una “piazza di spaccio con tanto di telecamere - nonché denunciate 7 persone per reati che vanno dalla coltivazione di cannabis al furto di energia elettrica, dal possesso di arnesi da scasso al contrabbando di sigarette.



Articolo di Napoli / Commenti