L@p Asilo 31, agiremo per le vie legali contro il Comune

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Asilo comunale di Via Firenze. Foto di Luigi Mastromarino. Tutti i diritti riservati.Asilo comunale di Via Firenze. Foto di Luigi Mastromarino. Tutti i diritti riservati.

La morosità di 60mila euro attribuita alla cooperativa del L@p Asilo 31 è il frutto di operazioni discutibili di accertamento della commissione patrimonio e del relativo settore comunale nonché di un'operazione di "finanza creativa" se non inventata, volta a pareggiare i conti del debito comunale. Per questo motivo è in atto un walzer di attribuzione delle responsabilità tra differenti uffici comunali. A dispetto dunque delle affermazioni della commissione patrimonio, il L@p Asilo 31 ha tutti i titoli per occupare il primo piano di Via Firenze. “Palazzo Mosti non sa neanche che al piano terra della struttura insiste l'unico funzionante asilo comunale della città. Inoltre, il calcolo delle morosità viene effettuato non solo sulla base di canoni di affitto mai dovuti, concordati o sottoscritti, ma calcolando le utenze dell'intera struttura comunale senza nemmeno aver fatto le volture dei differenti piani. C'è da precisare inoltre – fanno sapere dal L@pAsilo 31 - che dal 2011 la nostra cooperativa ha formalizzato la richiesta agli uffici preposti di poter provvedere autonomamente all'allaccio di nuove utenze per non gravare sul bilancio comunale senza mai ricevere risposta. Difenderemo le nostre ragioni in via legale e nello stesso tempo ci avvarremo dell'aiuto di professionisti per quantificare gli anni di attività sociali da noi sostenuti per conto di bambini inviati dal settore dei servizi sociali del Comune di Benevento, sebbene lo stesso si era impegnato a sostenerle economicamente come si evince da atti ufficiali. Chiarite le questioni amministrative, resta il dato politico di una vicenda che non riguarda solo noi ma tutte le associazioni che in questi anni sono state abbindolate dagli amministratori e tecnici poco accorti, associazioni che non hanno nemmeno più la forza di ribellarsi come ad esempio i familiari dei disabili costretti a fallire per una responsabilità politica. Accettiamo l'appello di Sel Benevento a discutere e costruire un dibattito pubblico sulla questione per non far prevalere le logiche ragionieristiche. Il debito del Comune verrà ripianato facendolo pagare ai cittadini e tagliando i servizi sociali e i beni comuni, mentre restano intaccati i privilegi degli amministratori e dei dirigenti tecnici del Comune, inalterato il mercimonio delle consulenze esterne, restano in vita gli sprechi delle commissioni che nel Comune di Benevento si riuniscono due volte a settimana. Di certo resta assordante il silenzio delle forze politiche incapaci di individuare una proposta o una soluzione e lasciando che le questioni amministrative procedano nell'indifferenza generale” – hanno concluso dall’associazione.



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