Mastella lavora alla nuova Giunta. Forza Italia: "Vogliamo scelte condivise"

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Palazzo Mosti - Comune di BeneventoPalazzo Mosti - Comune di Benevento

Ad elezioni archiviate si lavora per comporre la nuova Giunta e filtrano le prime indiscrezioni e reazioni da parte dei diversi gruppi politici sia di maggioranza che di opposizione.

Mentre Clemente Mastella dopo la vittoria su Raffaele Del Vecchio, candidato sindaco del Partito Democratico lavora alla composizione della prossima squadra di governo anche gli altri schieramenti politici si confrontano.

Tra questi c’è il gruppo Consiliare di Forza Italia al Comune di Benevento, riunitosi alla presenza dell'on. Nunzia De Girolamo, del sen. Mino Izzo, del coordinatore provinciale Fernando Errico, del vicario provinciale Domenico Mauro, i quali all'unanimità hanno convenuto che in questo momento “è preliminare e prioritario recuperare la metodologia della condivisione delle scelte amministrative. Non accetteremo mai – hanno fatto sapere – che scelte cruciali ci siano semplicemente notificate. Il metodo deve essere quello della concertazione, non siamo disposti ad atti di mera ratifica. Nessuno pensi di fare e disfare a proprio piacimento”.

La questione sulla quale il gruppo ha concentrato, infatti, la discussione concerne la condivisione delle scelte politiche ed amministrative in cui si trova l'Ente.

“Il problema – dicono – non è certo la ripartizione delle poltrone o il toto-nomi: l'attenzione deve essere tutta dedicata alle gravi problematiche in cui versa il Comune ed in particolar modo la disastrosa situazione economica-finanziaria. Nelle successive fasi, pertanto, auspichiamo immediati segnali di discontinuità netta rispetto al passato, iniziando anche dalla revoca di nomine effettuate nella notte precedente alla disfatta della sinistra e della sua amministrazione”.

Analisi del voto e organizzazione del partito sul territorio, invece, sono stati i punti all’ordine del giorno dell’incontro che si è svolto con i dirigenti ed i candidati della lista dell’Udc di Benevento alla presenza di Giuseppe De Mita, commissario provinciale e vice segretario nazionale dello scudocrociato. All’incontro, erano presenti, tra gli altri, Oberdan Picucci e Giovanni Zanone, neo eletti consiglieri comunali a Benevento. “Il risultato elettorale raggiunto a Benevento – ha dichiarato Giuseppe De Mita - può essere considerato positivo. Siamo stati determinanti nel fornire quel contributo che ha consentito a Mastella di arrivare al ballottaggio. Di questo dobbiamo esserne consapevoli e per certi versi orgogliosi. Senza che diventi un’arma di rivendicazione, ma, al contrario, uno strumento che ci responsabilizzi ancora di più”.

Da un lato l’organizzazione del partito sul territorio cittadino e provinciale e dall’altro l’organizzazione della rappresentanza nell’amministrazione comunale di Benevento, sono queste le priorità tracciate dall’onorevole De Mita. “Il ruolo dell’Udc a Benevento – ha continuato De Mita - deve essere funzionale alla composizione di un equilibrio politico. Siamo, d’altronde, una forza politica che ha una sua identità. Ora dobbiamo strutturarci come partito. Dobbiamo consolidarci, dando l’evidenza di una forza che cresce. Strutturare un partito sul territorio oggi è un vero atto rivoluzionario. Lo faremo a breve anche a Benevento attraverso passaggi assembleari che legittimeranno un nuovo gruppo dirigente. Dobbiamo qualificarci – ha così concluso De Mita – all’interno dell’amministrazione comunale per la nostra capacità di dialogo con il sindaco. Dobbiamo essere in grado di legare la nostra presenza alla qualità che sapremo esprimere”.

A muoversi anche il Movimento 5 Stelle che già attacca le prime mosse effettuate da Mastella. “Achiviate le parole innovative con cui Mastella ha cercato di imporre nell’immaginario collettivo beneventano un improbabile restyling – dicono Marianna Farese e Nicola Sguera – si è tornati alle trite parole della politica politicante, quella fatta con il ‘manuale Cencelli’ alla mano per accontentare le correnti e i gruppi pur presenti in un coacervo politico dai contorni ancora incerti. Il M5S durante la campagna elettorale aveva lanciato la ‘chiamata pubblica’ per vagliare i profili di quanti volessero mettere le proprie competenze al servizio della città. È vero, anche Mastella ha interpellato Emiliano Brancaccio per un assessorato-chiave del prossimo quinquennio, ma per il resto si affiderà alla triste pratica che premia i consiglieri più votati, senza alcuna garanzia di competenza. Insomma, considerando che anche l’ultimo Pepe aveva un tecnico alle politiche economiche (Coppola), siamo in perfetta continuità con un’idea e una pratica politica che si è dimostrata fallimentare. Ma può la politica tradizionale innovarsi fino in fondo per il bene comune? No, non può farlo, senza perdere la sua ragion d’essere, che è l’occupazione dei luoghi del potere e il controllo delle risorse pubbliche. Dunque, iniziamo male, per non dire malissimo. Lo stesso discorso, ascoltando le prime indiscrezioni, riguarda le partecipate, se è vero che presidente di Gesesa diventerà Gino Abbate, premiato per il sostegno elettorale, dopo la sua esclusione dalle primarie del PD. Le partecipate necessitano, mai come in questo momento, di personale che non sia espressione del ceto politico. Bisogna avere il coraggio di rompere con la logica per la quale la politica debba occupare gli spazi pubblici a prescindere dalle competenze. Solo un’altra politica può rompere questi schemi usurati (e usuranti). È banale dirlo ma necessario ripeterlo: Benevento diventerà una città migliore solo se la politica non sarà praticata come professione ma come passione civile, capace di essere il tramite per la valorizzazione delle enormi potenzialità presenti sul territorio”.

In ultimo c’è Gianfranco Ucci candidato sindaco de #LaCittàdiTutti che augura a Clemente Mastella, buon lavoro. “Auguriamo soprattutto alla Città – dice – che questo lavoro sia svolto a suo esclusivo favore e con il bene comune come solo interesse. A nostro avviso, c’è necessità di una discontinuità che deve essere marcata con nettezza e senza nascondersi dietro un eccesso di bon ton istituzionale: se la prima uscita del nuovo sindaco è che Pepe è suo ‘figlio’ la cosa ci preoccupa non poco. Detto ciò è pur vero che una rondine non fa primavera e attendiamo che l‘attività del neo sindaco entri nel vivo per poterla valutare. Da parte nostra intendiamo tener fede all’impegno assunto prima del ballottaggio e, forti della proposta maturata e del consolidamento del nostro gruppo nel percorso elettorale, continueremo la nostra azione politica, rafforzandola anche da fuori del Palazzo convinti che oggi, più che mai, sia necessaria una partecipazione attiva della società civile all’Amministrazione della cosa pubblica. Ce ne faremo promotori e, se da un lato non faremo mancare la proposta e finanche il sostegno a quelle che saranno iniziative coerenti con il nostro progetto di Città e finalizzate al bene comune, d’altro canto forte e ferma sarà la nostra opposizione a tutte le azioni che dovessero tradire lo spirito di servizio che dovrebbe animare ogni buona Amministrazione”.
Ucci usa comunque cautela. “Attendiamo quindi di conoscere nel dettaglio il programma di mandato ma, nel frattempo, chiediamo al sindaco di attivarsi urgentemente per preservare gli affreschi dei Sabariani dalla scomparsa che può essere già avvenuta in queste ultime settimane; sono un patrimonio dell’umanità oltre che una parte della nostra Storia: perderli, oltre che un peccato mortale per una Città che vuole definirsi di Cultura, è rinunciare a una parte della nostra identità. Infine, verificando che il suo programma elettorale dava poco spazio all’aspetto della partecipazione e sperando che fosse solo una disattenzione piuttosto che a una mancanza di sensibilità su questi temi, auspichiamo che sia sua intenzione attivare in tempi rapidissimi tutti gli strumenti utili a favorirla”.



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