Regionali. Nessun passo indietro di De Luca, anche se arriva la sospensione. Caldoro cerca di fare quadrato nella coalizione

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Vincenzo De Luca, Governatore della Regione CampaniaVincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania

NOSTRO SERVIZIO - Continua senza sosta la campagna per le primarie di Vincenzo De Luca.
Infatti, domenica 25 gennaio, alle 17, De Luca sarà a Benevento all'Hotel President per incontrare amici e sostenitori nella campagna per le primarie. Anche dopo la notizia della condanna ad un anno per abuso d’ufficio, De Luca sta continuando la sua marcia verso Palazzo Santa Lucia, senza fare un solo passo indietro. Attraverso un tweet, De Luca ha scritto che “mi sarei ritirato se condannato per peculato ma non per abuso d'ufficio, poiché rivendico gli atti politici messi in essere. Per chi ha dei dubbi in merito, confermo che sono candidato alle primarie e non ho intenzione di ritirarmi".
Nel frattempo, però, il vice prefetto vicario di Salerno, Giovanni Cirillo, ha firmato il decreto di sospensione dalla carica di sindaco previsto dalla Legge Severino. La notifica al presidente del consiglio comunale Antonio D'Alessio dovrebbe essere imminente.
Intanto, nella giornata di ieri, il primo cittadino di Salerno ha incontrato il segretario regionale del partito, Assunta Tartaglione e poi la questione ‘De Luca’ è stata affrontata a Roma. La faccenda non è certo una novità, esistono altri caso simili a quello del sindaco di Salerno, ma il Pd si trova a fronteggiare la situazione di una condanna che comporta, a causa della legge Severino, la sospensione automatica da qualsiasi carica elettiva. Sta di fatto che De Luca, ad eccezione dell’Anci, non ha avuto il sostegno di un solo rappresentante del partito.
Sul fronte opposto, Stefano Caldoro, è ormai pronto ad ufficializzare la sua ricandidatura alla carica di Governatore della Campania. E lo sta facendo cercando di non perdere nessun pezzo per la strada. Questa mattina, ad esempio, sarà ad un incontro pubblico con Ciriaco De Mita, mentre qualche malumore viene da Noi Sud, con il senatore Milo che lamenta il cattivo trattamento avuto nella scorsa legislatura regionale, “Caldoro ci deve ancora spiegare per quale motivo ci ha tenuto fuori dal suo governo, dato che nel 2010 prendemmo migliaia di voti in più della lista di Mastella”.
Il tutto mentre un sondaggio Ipr Marketing, commissionato da Il Mattino, sottolinea come, anche in Campania l’effetto Renzi non è ancora svanito. Secondo il sondaggio, infatti, emerge che i potenziali elettori del centrosinistra (8 su 10) chiedono le primarie, il Pd vola al 32%, staccando FI di quasi 12 punti, mentre la distanza si accorcia a 9 sommando tutti i partiti delle coalizioni. Tutti, tranne l’area centrista rappresentata da Nuovo Centrodestra e Udc, che non ha ancora sciolto le riserve sulle alleanze e che sarà probabilmente determinante. Nel duello con Caldoro, Cozzolino si piazza al 42%, De Luca al 41 e Migliore al 39. Caldoro, invece, oscilla tra il 38 e il 39%.



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