Alluvione: viaggio tra gli eroi di Bastiglia e Bomporto

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Quando si dice essere sulla notizia. Gli scatti che seguiranno lo dimostrano.

Era le 18,25 del 19 gennaio 2014. Ci troviamo in provincia di Modena, precisamente nei comuni di Bastiglia e Bomporto. A causa della rottura degli argini del fiume Secchia per loro sarà l'inizio di un incubo.


L’acqua oramai straripata avanza inesorabile dalle campagne verso i due paesi. I primi soccorritori insieme agli abitanti del posto cercano di fermare la furia del fiume, costruendo della barricate con sacchi di sabbia. Ma l'acqua aumenta sempre più, la sua forza è indescrivibile e purtroppo giunge impetuosa nei centri abitati di Bastiglia e Bomporto.

Tutti corrono nelle loro case, cercando di portarsi in salvo salendo nei piani più alti delle abitazioni.


Io e la mia troupe abbiamo percorso le strade modenesi a piedi per 4 giorni, 10 ore al giorno, con l’acqua che ci arrivava alla vita. Siamo entrati nelle case, abbiamo parlato con la gente, gli abbiamo detto che non erano soli, che la nostra macchina fotografica c’era, visto che nessun media nazionale, né in tv né sui giornali, aveva dato la notizia.


Centinaia di persone sono rimaste completamente isolate, senza corrente, riscaldamento e acqua potabile.

Croce Rossa Italiana, Protezione civile, Esercito Italiano, Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, volontari,diverse squadre speciali, elicotteri e decine di mezzi anfibi arrivano da diverse parti d’Italia.


Lo scenario è surreale. Gli elicotteri fanno la spola per trarre in salvo più persone possibili, si percorrono le strade con fuoribordo, jet-sky. Si vede qualche abitante girare in canotto, in canoa. Tutti sono increduli, attoniti.


Il lavoro svolto dai soccorritori è impeccabile. Instancabili portano in salvo centinaia di persone, senza fermarsi mai. Ai nostri occhi appaiono come dei veri eroi!


Ammirevole è anche l'operato degli abitanti della zona che solo due anni prima erano stati colpiti da un sisma di magnitudo 5.9  della scala Richter.


Tutti si danno forza reciprocamente, reagiscono e si aiutano a vicenda. Come Giuseppe Obersan Salvioli, cittadino comune che, mentre tentava di salvare altri suoi concittadini con il suo gommone, è stato trasportato via dalla corrente perdendo la vita.

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Domenico Pacifico



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