M5Stelle: ‘La bufala dell’abolizione delle Province’

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I meet-up del M5S del Sannio, in una nota congiunta, hanno espresso il loro disappunto sull’ennesima bufala del governo nazionale. Pochi giorni fa sono state rese note le liste elettorali che si contenderanno le poltrone della Provincia, anche se le Province dovevano essere abolite con la legge proposta da Graziano Delrio. “Unico effetto della riforma è stato di evitare le elezioni nelle province che andavano a scadenza naturale nel 2012 e nel 2013. La trasformazione sta nel fatto che con la legge Delrio le province, qualificate come enti territoriali di area vasta, sono trasformate in enti di secondo livello sottratti al voto popolare. Secondo la legge 56/2014 – continua la nota dei Grillini Sanniti - la Provincia risulta un ente depotenziato che mantiene, però, l’essenzialità delle proprie funzioni, dei dipendenti e delle attribuzioni finanziarie, con i cittadini che continuano a pagare. L’ambivalenza della legge Delrio prosegue aumentando i numeri della casta nei piccoli comuni, dove i consiglieri e gli assessori richiesti in ogni consiglio aumentano ed in totale nazionale fanno oltre 25mila consiglieri e oltre 5mila assessori in più. Si rasenta poi il dolo in tema di costi della politica, perché la norma (art. 1 comma 84) che originariamente prevedeva la gratuità degli incarichi ad agosto è stata integrata (l. 114/2014, art. 23 lett. f-bis) introducendo ricchi ed attesi rimborsi spese. Nel Sannio su una popolazione di 285mila abitanti, parteciperanno alla consultazione elettorale 865 tra consiglieri e sindaci dei 78 comuni, togliendo dal conteggio il comune di Paduli, perché commissariato”. Tornano dunque a tuonare i Grillini Sanniti affermando che il tema dalle Province è e resterà uno dei punti fermi del programma politico del M5S che, coerentemente, non prenderà parte a questa spartizione di poltrone. “Per rispetto di tutti i cittadini impropriamente derubati del proprio diritto di voto, gli attivisti sanniti allestiranno in provincia più punti informativi e di protesta” – hanno concluso i Grillini Sanniti.



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