Ma tu a chi appartieni? Il viaggio nell'entroterra campano di Terrenet

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Progetto Terrenet: ma tu a chi appartieni?Progetto Terrenet: ma tu a chi appartieni?

“Ma tu a chi appartieni?”, il turismo e l’ospitalità, l’entroterra campano raccontato dai suoi abitanti, un modo originale per promuovere i territori interni della Campania: Ufita, Fortore e Miscano. È questo lo scopo del progetto Terrenet finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e dela Ricerca

Il racconto promosso da Terrenet, è quello che potremmo definire un racconto di una identità sociale antica, racchiusa ancora nei piccoli borghi del Sannio e dell’Irpinia. Non si tratta di un viaggio nella società di internet, ma una sorta di ritrosia nell’albero genealogico della cultura rurale e contadina. Il racconto di una resistenza quotidiana che prova mantenere la propria identità ne mondo della globalizzazione. Il “Ma tu a chi appartieni”, è la domanda tipica di chi prova ad identificare anche attraverso il famoso “contranome” chi sei per collocarti in quel quadro sociale “paesano” che in questi luoghi è rimasto intatto nel tempo.

C’è una Campania diversa, lontana ma non lontanissima da Caserta, Napoli, Salerno; una Campania sconosciuta ai più, una Campania fatta di semplicità, aria buona, tradizioni vecchie di secoli, sapori di ere scomparse. Non è l’anticipazione di un film, è la Campania di Terrenet, progetto nato per mano di 4 ragazzi under 30 e finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per promuovere «la Campania che non conosci». Dopo l’ironico cartoon esplicativo dell’iniziativa, Terrenet ha lanciato un video a metà strada tra lo spot e il documentario, un piccolo monumento corale (il latino monumentum deriva dal verbo monere: ricordare, far sapere). 


“Ma a chi appartieni?”, è il titolo di questo ritratto di gruppo dell’entroterra campano in cui è la passione degli abitanti a parlare, invece delle solite “foto da cartolina”. In questo modo si è voluto cogliere la vera originalità dei paesi coinvolti, ricchi di una convivialità sempre più rara nel mondo moderno, quasi rivoluzionaria rispetto a certi disegni disumanizzanti contemporanei.

“L’espressione A chi appartieni? – spiega il video – utilizzata per identificare il forestiero di passaggio, se da una parte sembra sottolineare una certa estraneità al contesto locale, dall’altra tende ad agganciare il visitatore alla comunità mediante intricate trame di parentela e amicizia”. Una sorta di benvenuto, come spiegano gli arianesi Luigi Pietrolà e Fabrizio Procopio. Il videoracconto introduce altresì lo spettatore alla conoscenza delle bellezze, dei sapori e delle suggestive tradizioni delle valli dell’Ufita, del Miscano e del Fortore. E dei loro colori, di sfumature cromatiche degne della migliore pittura da cavalletto, e a dirlo è l'artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Giuseppe Leone.

“Vedete e venite”, è l’invito, reso ancor più appetibile dalla messa a punto di strumenti digitali atti a rendere il viaggio confortevole e ancor più ricco di curiosità: attraverso una piattaforma webdedicata e un’app per smartphone con sistema di “realtà aumentata”, Terrenet dischiude angoli poco noti di ventuno comuni della provincia di Avellino e dodici della provincia di Benevento.

Storia, canti antichi, panorami da mozzare il fiato e pietanze che mani “vissute” cucinano con sapienza. Il sito www.terrenet.it e l’app disponibile per dispositivi Android ed Apple, consentono di “accedere” ai millenari castelli di epoca longobarda e normanna disseminati sul territorio, di perdersi con lo sguardo dai belvederi che sovrastano le valli e di localizzare i più gustosi prodotti enogastronomici.

La promessa: “Leggendo le storie dei vecchi, conoscendo il folklore, zoomando sull’immagine del “caciocavallo impiccato”, non vi basterà restare dietro lo schermo di un pc o di uno smarthphone. Per cui vi aspettiamo nei 33 comuni coinvolti dal progetto, e anche negli altri vicini”. Terrenet: scopri la Campania che non conosci!

 

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Terrenet: Ma tu a chi appartieni?



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