Molinara. Continua la promozione del Primo Olio Collettivo Monocultivar Ortice

16:22:46 2998 stampa questo articolo

Prosegue il lavoro finalizzato alla valorizzazione dell’olio di Molinara avviato dall’associazione dei produttori. Pronte le bottiglie del Primo Olio Collettivo Monocultivar Ortice frutto del conferimento delle olive di 20 soci provenienti da dieci diverse aree di Molinara: Carpeneta, Chiante, Paolisi, Coste, Santa Maria, Molare, Fontamolea, Pisciarello, Fonte de’ li Sauci e Pezzo lo Cantero. Si tratta di un extravergine di oliva caratterizzato da bassa acidità ed un alto contenuto di polifenoli. Dal sapore di “oliva matura dolce, poco amaro, piccante”, il Primo Olio Collettivo Monocultivar Ortice possiede elementi specifici che vanno oltre i parametri convenzionali analizzati nei laboratori dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR di Avellino. “Con piacere, unito ad un personale pizzico di orgoglio, a nome dei produttori di Molinara, oggi posso presentare la nostra prima bottiglia, risultato di quella che fin dal principio abbiamo chiamato ‘impresa collettiva’ – ha dichiarato il presidente dell’associazione Rocco Cirocco - . Adesso è arrivato il momento della promozione che sarà avviata a breve e coinvolgerà ristoratori, chef, esperti e professionisti del settore agro-alimentare, nonché le scuole alberghiere”. L’Associazione nasce per volontà dei produttori locali interessati ad approfondire i diversi aspetti della risorsa olio e ha interesse a individuare e consolidare un processo di produzione condiviso e certificato, utile ad attestare il valore dell’intera filiera. “Grazie alla collaborazione con il CNR e con la Volpe, abbiamo potuto evidenziare le caratteristiche particolari del nostro olio. I produttori sono consapevoli di affrontare un percorso difficile ma tengo a sottolineare che, attraverso il lavoro dell’associazione, stanno dimostrando che il processo di riscatto della propria terra passa attraverso un sentire comune. Questa bottiglia segna il loro orgoglio unito alla responsabilità a continuare ad essere rigorosi nelle fasi di coltivazione, raccolta e lavorazione. Difendiamo il “cibo pulito” e abbiamo assunto un impegno preciso: far conoscere dove, come, quando e da chi è fatto l’extravergine di Molinara” – ha continuato il presidente. Non manca un programma che strada facendo sta trovando la definizione migliore volto ad aumentare le competenze di ognuno dei produttori associati. A tal proposito, alla collaborazione con il CNR, si sono aggiunte altre due intese. La prima con il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) dell’Università degli Studi del Sannio Diretto di Giuseppe Marotta. L’idea è quella di promuovere e coordinare programmi di studio e di ricerca per avviare un percorso organizzativo e procedurale necessario per giungere alla creazione di un marchio locale per l’olio di Molinara. Mentre è già in fare di realizzazione un percorso comune costruito con il Servizio Territoriale Provinciale di Benevento, organismo che si occupa di politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania. D’intesa con il Dirigente Luigi Baccari, la responsabile dell’ufficio zonale di San Marco dei Cavoti, Anna Di Cerbo, ha predisposto e avviato una proposta operativa per un moderno approccio all’olivicoltura delle zone interne del Fortore e di Molinara in particolare. La collaborazione ha portato alla definizione di tre percorsi distinti che vedranno protagonisti i soci su altrettante azioni pratiche: sperimentazione e prove di inerbimento dell’oliveto in alcune aree, tecniche e prove di potatura oltre ad incontri divulgativi e prove di assaggio.



Articolo di Agricoltura / Commenti