Progetto Do.di.S. ottimi i risultati sulla sperimentazione della 'stevia'

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Incontro sul Progetto Do.di.S.Incontro sul Progetto Do.di.S.

Arrivano i primi risultati della sperimentazione della ‘stevia’ portata avanti da tre aziende agricole sannite in alcuni areali della provincia di Benevento, grazie al finanziamento della misura 124 del PSR Campania 2007/2013. È quanto emerge dall’incontro svolto lo scorso 30 aprile nell’auditorium “Il Cilindro Nero” di San Giorgio del Sannio, nel III incontro divulgativo sul progetto “Do.di.S. - Dolci di stevia del Sannio”.

“La sperimentazione della stevia ci sta dando grandi soddisfazioni - ha dichiarato il direttore di Coldiretti Benevento, Giuseppe Brillante - e sta riscuotendo un forte interesse nella nostra provincia. Per questo la Regione ci ha accordato la proroga della ricerca fino a settembre”.

Ma cosè la  stevia? E' una pianta conosciuta da molti popoli dell'area geografica sudamericana da diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche per le proprietà medicinali.

Viene usata come dolcificante, in quanto è molto più dolce del comune saccarosio. Le foglie disidratate hanno un potere dolcificante da 150 a 250 volte il comune zucchero. Contrariamente allo zucchero i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie), e sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti di sintesi come l'aspartame, che subisce degradazione.

Il progetto, che vede come ente capofila Coldiretti di Benevento, ha coinvolto nelle fasi di ricerca il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università Federico II di Napoli, sette aziende operanti nel settore della coltivazione e della trasformazione agroalimentare e punta a dare un’alternativa alla crisi del settore tabacchicolo, creando una filiera agroalimentare locale incentrata sulla produzione e trasformazione della stevia".

Nell’evidenziare che il Sannio ha fatto passi da gigante sull’innovazione, Brillante ha precisato che “è necessario determinare tutte le condizioni per la costruzione di una filiera produttiva alternativa alla tabacchicoltura, immaginando nuove e molteplici produzioni per fornire ai coltivatori un ventaglio di scelte contro il rischio della monocoltura e consentendo qualità e tempi rapidi e certi nell’utilizzo dei fondi previsti dalla prossima programmazione del PSR Campania”.

A dare buone aspettative in tal senso è stato il rappresentante di Stepa Cepica Benevento, Nicola La Porta, che, ha sottolineato come “il territorio sannita abbia mostrato negli anni di essere molto dinamico, pronto all’innovazione con aziende capaci di utilizzare al meglio le politiche comunitarie”, dichiarando che “se i programmi di sviluppo e di ricerca della misura 124 del PSR Campania 2007/2013 danno buoni risultati, ci affacciamo alla nuova programmazione 2014/2020 con uno spirito diverso per il futuro che va verso una sempre più rafforzata sinergia tra enti e aziende già pronte all’innovazione” .

E la stevia ha ottenuto ottimi risultati, secondo l’agronomo di Coldiretti Benevento, Antonio Pizzi, che ha evidenziato che “in un ettaro di terreno si possono coltivare da 60mila a 80mila piantine, con una resa produttiva di foglie del 50%”.

“La sperimentazione da seme sui terreni del territorio sannita ha mostrato, in particolare, un’alta capacità di moltiplicazione della produzione e un migliore effetto in termini economici”, secondo l’imprenditore agricolo Saverio Politano, che ha precisato che “da un grammo di seme sono state ottenute 93 piantine”.

“La stevia, secondo Politano, è una coltura a specchio del tabacco, sia per quanto riguarda la modalità di impianto che per la modalità di raccolta ed essicazione della foglie e, perciò, può rappresentare una valida alternativa alla tabacchicoltura con l’ulteriore vantaggio di essere una pianta dai risvolti salutistici”.

Dalle foglie essiccate della stevia, infatti, viene estratto lo steviolglicoside, che, con il suo altissimo potere dolcificante, la sua stabilità alle alte temperature e la bassissima presenza di calorie, è un ottimo edulcorante naturale per i prodotti dolciari e da forno, utili ai diabetici e a chi soffre di patologie cardiache.

Presenti al terzo incontro anche il responsabile scientifico del progetto “Do.di.S”, Daniele Naviglio che ha presentato l’efficacia del metodo di estrazione a freddo del principio attivo della stevia, il componente della commissione regionale di collaudo del progetto, Nicola Fontana e l’assessore all’Ambiente e al Commercio del Comune di San Giorgio del Sannio, Giuseppe Saccavino.

Le aziende coinvolte sono: “Politano Saverio”, “Lemmo Rino”, “Maio Felicida”, “Genito”, “La dolce vita”, “Autore” e la cooperativa sociale “Stalker”.



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