Referendum costituzionale. Il M5S alla maggioranza mastelliana: "Dov'e' il fronte del No?"

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Sguera e Farese. Foto tratta da FacebookSguera e Farese. Foto tratta da Facebook

Il Movimento 5 Stelle interviene nuovamente sul tema del referendum costituzionale. I grillini invocano chiarezza da parte del sindaco e degli assessori.

“Poiché il sindaco Mastella, come nella sua facoltà, ha deciso di non rispondere alla nostra sollecitazione in merito al referendum costituzionale, lasciandoci nel dubbio che il suo supporto ad una battaglia che molti reputano di fondamentale importanza sia quanto meno tiepido, non ci resta che rivolgerci agli uomini della sua Giunta e della sua granitica maggioranza consiliare”.

Così Marianna Farese e Nicola Sguera consiglieri comunali per il Movimento 5 Stelle tornano sul tema del referendum costituzionale. Pochi giorni fa i grillini chiedevano al sindaco Clemente Mastella di fare chiarezza sulle sue posizioni. Ora in mancanza di risposta del primo cittadino i pentastellati riformulano tale domanda ai membri della maggioranza consiliare.

“Ad essi chiediamo – aggiungono – molto semplicemente, se intendono mobilitarsi e, soprattutto, quando intendono farlo, considerando che mancano poco più di quaranta giorni al 4 dicembre, e che il fattore tempo appare, dunque, determinante. Essi hanno dimostrato di godere di un ampio consenso all’interno della città, hanno una credibilità che va ben oltre le questioni amministrative. Non abbiamo visto nessuno di loro in questi mesi spendersi per sensibilizzare l’opinione pubblica, per contribuire alla conoscenza di una “riforma” che stravolge la Carta costituzionale con la modifica di un terzo dei suoi articoli. Solo il vicesindaco Erminia Mazzoni (che per altro si confronterà sabato prossimo con il nostro europarlamentare Piernicola Pedicini) si sta, come è giusto che sia, esponendo: ma per le ragioni del sì”.

Insomma,Farese e Sguera chiedono agli assessori della Giunta Mastella e ai consiglieri che lo sostengono “di uscire dalla zona grigia in cui si sono inspiegabilmente autoconfinati, affinché nei libri di storia non siano annoverati anch’essi fra coloro «che vissersanza ’nfamia e sanza lodo». Ricordiamo loro che c’è una richiesta di un ordine del giorno sottoscritta dal M5S è depositata da oltre venti giorni. La firmino in modo che sia possibile inserirlo nel primo Consiglio utile. In quella occasione si svolga, dunque, una discussione sulla questione e si voti una mozione che dichiari la maggioranza del Consiglio della città di Benevento schierata sul fronte del No. Esistono dei precedenti (come Torino). Questo sarà un gesto limpido e soprattutto di enorme eco rispetto all’intera città che cerca nei propri rappresentanti nelle istituzioni un punto di riferimento”.



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