Turistas

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Il fine di Turistas è molto simile a quello di Hostel: critica a realtà così sconvolgenti da sembrare un film dell’orrore, ed infatti è così. Giovani, ricchi e belli, desiderosi di una vacanza, a causa di un incidente dell’autobus, rimangono una notte su una spiaggia dove si divertono tutta la notte. Il loro risveglio sarà scioccante: drogati e derubati, si ritrovano alla mercè di un chirurgo pazzo, improvvisato “Robin Hood”, che rapisce i ricchi turisti per espiantarne gli organi e donarli agli ospedali brasiliani per poveri. Sicuramente stereotipato nella sceneggiatura maldestramente infarcita di retorica, riesce comunque a mantenere la tensione per tutta la durata del film e a soddisfare gli spettatori amanti dei thriller, ma non gli amanti dello splatter che rimarrebbero a bocca asciutta. Il governo brasiliano ha molto osteggiato l’uscita del film, per l’immagine poco lusinghiera che ne emerge; proprio come successe per Hostel. In un panorama cinematografico di sopportabili remake e piacevoli sequel, ecco un ennesimo film-fotocopia. Attendiamo trepidanti “nuovi” film.



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