Torna l'infiorata del Corpus Domini. Cusano Mutri si trasforma nel borgo dei colori

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Infiorata Cusano MutriInfiorata Cusano Mutri

Domenica 29 maggio a Cusano Mutri torna in occasione del Corpus Domini si ripropone il consueto appuntamento con l’infiorata.

Nello scenario di uno dei borghi più belli d’Italia, Cusano Mutri, torna l'appuntamento con la plurisecolare tradizione dell'infiorata, storicamente legata all’evento religioso del Corpus Domini. Domenica , 29 maggio, tra le vie del centro storico sarà un tripudio di colori.



I tappeti realizzati con tecniche di fiori secchi e freschi ricoprono una superficie di sei metri per quattro circoscritte dalle piazze e dalle strade lastricate in pietra dell’antico impianto medioevale. Nelle chiese di San Nicola, San Giovanni e San Pietro le opere realizzate dagli artisti locali raffigurano passi del vangelo e delle sacre scritture. Una progettazione che viene da lontano quando quattro o cinque mesi prima della manifestazione i gruppi si ritrovano per mettere a punto tutti i dettagli relativi al disegno, alla riproduzione in scala, alla raccolta e alla scelta dei fiori.

Numerosi ogni anno sono i visitatori che arrivano da ogni parte della regione per assistere a quest’evento unico nel suo genere. Nell'ambito dell'iniziativa, domenica mattina alle ore 11.00 in piazza Orticelli, la presentazione del libro «Dentro la terra dei fuochi» dei giornalisti de Il Mattino Gerardo Ausiello e Leandro Del Gaudio. Seguiranno i saluti del primo cittadino di Cusano Mutri Giuseppe Maria Maturo e del consigliere delegato alla cultura Antonietta Civitillo.

«Un momento di confronto- ha dichiarato il consigliere Civitillo - su un tema che resta di straordinaria attualità nella nostra regione, che ci vede sicuramente distanti, anche solo geograficamente, ma che in ogni caso non ci esime dal portare avanti una riflessione per sensibilizzare e ricordare a tutti che il nostro territorio va difeso e protetto. Dibattito che abbiamo voluto inserire all'interno del contesto di una delle iniziative che rendono il nostro piccolo comune famoso in tutta la penisola per la secolare tradizione delle arti effimere».



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