Introiti Tari. A Telese l'opposizione interroga Carofano

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La sede del comune di Telese TermeLa sede del comune di Telese Terme

Le opposizioni del centro termale incalzano il sindaco Carofano sul tema della Tari e chiedono chiarezza sui conti.

Con un’interrogazione urgente, già presentata, i due gruppi consiliari di opposizione “Telese Bene Comune” e “Telese Riparte” intendono fare chiarezza sui conti del Comune, ed in particolare sulla vicenda degli introiti della TARI che spiegano, “il comune stesso ha incassato, senza pagare la SAMTE e la Provincia”.

“A giustificazione del pasticcio – scrivono Gianluca Aceto e Angela Abbamondi – il sindaco Pasquale Carofano pare faccia riferimento agli aumenti disposti dalla SAMTE e ad un contenzioso in essere sul punto. Si tratta di una mistificazione. Infatti il contenzioso riguarda l'aumento delle tariffe disposto dalla SAMTE con riferimento agli anni 2014 e 2015. Per l'anno 2016, invece, il comune deve l’intera tariffa, compreso il piccolo aumento che non è stato oggetto di contestazione.Il comune infatti per il 2016 ha incassato dai cittadini sia la tariffa base che l'aumento. In ogni caso il comune avrebbe dovuto pagare secondo la vecchia tariffa, prevedendo poi l’eventuale integrazione. Come hanno fatto altre amministrazioni. Rimane allora il mistero che mentre i cittadini pagano il comune è completamente moroso. Legittima di qui la domanda: che destinazione è stata data ai soldi con cui è stata pagata la spazzatura?”.

Dall’opposizione giunge poi un’altra valutazione: “è finita l’epoca in cui gli amministratori potevano incolpare altri soggetti (commissari, società provinciali, etc.) dei disservizi sui rifiuti. Quando si renderanno conto che oggi sono essi stessi a dover programmare e gestire il ciclo dei rifiuti, essendo i componenti dei neocostituiti ambiti territoriali? Quando potranno vestirsi di autorevolezza e rinunciare ai contenziosi sistematici? Solo in questo modo renderanno un vero servizio ai cittadini: dare messaggi distorti per giustificare le proprie, enormi pecche amministrative, non rende giustizia all’intelligenza dei cittadini-contribuenti”.



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