La figura del sindaco sempre piu' tribolata. Scarinzi: "Oggi amministrare e' da pazzi"

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Sfogo del sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi che pone l’accento sui numerosi attacchi ricevuti dalla sua amministrazione nonostante gli sforzi compiuti.

“Il teatro dell’assurdo, ovvero di come si fa a prenderle da tutte le parti mentre il paese sta miracolosamente risorgendo dalle ceneri”. È quanto scrive il primo cittadino di Vitulano, Raffaele Scarinzi che prende spunto da un articolo apparso sulle colonne de La Stampa, sabato scorso dal titolo, “Tramonto dei sindaci. Il mestiere che nessuno vuole più fare”, per compiere alcune considerazioni sulla propria esperienza politica ed amministrativa.

Scarinzi si candidò per la prima volta alla guida del centro vitulanese, già nel 2012 ma alcuni mesi dopo il Tar, sciolse l’assise e si ricandidò nel 2013 e conquistò nuovamente la vittoria. “Da allora – scrive – un impegno pazzo e disperatissimo per risultare all’altezza del compito. Nulla ci è stato risparmiato sul piano delle avversità. Nevicate abbondanti con strade bloccate e sempre qualche centimetro di neve non rimosso o rimosso tardi. Contenziosi su quasi tutti i lavori pubblici avviati, superati per fortuna sempre vittoriosamente. Condanne e richieste di restituzione di somme importanti per fatti ultraventennali. Disagi delle famiglie affrontate con pochissimi mezzi partecipando di ogni sofferenza. Fino all’alluvione di ottobre, che invade scuole, spazza via strade, opere appena realizzate e cantieri ancora in corso. Pochi giorni e il paese è però rimesso in moto.

Strade ripulite e rifunzionalizzate. Procedure portate avanti tempestivamente e nel rispetto
della legge. Finanche una prova di normalità, la sagra della castagna del 1 novembre, brillantemente superata. Oggi Vitulano è un paese di nuovo ordinato, che è stato riqualificato nell’80% del perimetro urbano con interventi rispettosi della tradizione e dell’ambiente, che vede migliorate le sue infrastrutture e i suoi servizi, che ha in corso il recupero dell’architettura storica, che si impegna sui giovani e sullo sport, sulla cultura e sull’economia.

“Però non basta”, continua il primo cittadino perchè le critiche sull’Amministrazione Scarinzi piovono su molti fronti e “chi si impegna per il bene comune rimettendoci tempo e anche denaro sottratti alle proprie famiglie” deve poi ricevere, “tutte le contumelie possibili”. Per questo conclude, “amministrare oggi è da pazzi”.



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