Telese, il Comitato Civico: "Azione commissariale non comporti scelte politiche"

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Viale Minieri, foto comune di Telese TermeViale Minieri, foto comune di Telese Terme

J’accuse del Comitato Civico Telese Terme nei confronti del commissario prefettizio Mario Muccio. Nel mirino tre provvedimenti: la cittadinanza onoraria a Luigi De Filippo, il gonfalone comunale e l’aumento della tassa di soggiorno.

Il Comitato Civico Telese Terme torna ed esprimere le sue perplessità su alcuni provvedimenti adottati dal commissario prefettizio Mario Muccio, che ha sostituito Pasquale Carofano nella guida del centro termale dopo la sentenza del Tar Campania che scioglieva ed annullava il Consiglio comunale e le elezioni dello scorso maggio. L’ex primo cittadino aveva poi presentato ricorso in appello, con il Consiglio di Stato chiamato ad esprimersi definitivamente il 19 maggio prossimo, dopo la mancata sospensiva e le verifiche ulteriori sulle schede.

In particolare sotto accusa, nella nuova lettera – la prima era stata indirizzata ad Angelino Alfano – inviata al sottosegretario al Ministero dell’Interno Gianpiero Bocci ed al prefetto di Benevento Paola Galeone, sono finiti alcune “scelte squisitamente politiche possano essere avviate da un Commissario al quale è assegnato un mero compito tecnico e neutrale nella conduzione temporanea di un Ente pubblico”.

Ma andiamo per ordine, il primo punto contestato al commissario prefettizio Muccio dal Comitato Civico è quello di consegnare a Luigi De Filippo la cittadinanza onoraria. “Il commissario – si legge nella lettera - ha deciso di sua esclusiva e autonoma volontà di voler conferire la cittadinanza onoraria all'attore Luigi De Filippo, verso il quale vogliamo comunque precisare vi è la massima stima, rispetto e ammirazione. Tuttavia si sottolinea che nessuna richiesta di procedere a tale atto è stata inoltrata al suddetto commissario da parte di qualsivoglia schieramento politico, associazione, fondazione o comitato della comunità telesina; né agli atti del Comune era in itinere una specifica iniziativa. Si evidenzia inoltre che nel corso della sua “giovane” storia la comunità di Telese Terme ha concesso la cittadinanza onoraria a una sola personalità”.

La seconda contestazione è mossa verso la questione gonfalone comunale. “Appaiono sconosciuti – scrive il Comitato – i motivi reali che stanno spingendo il commissario a voler chiudere le procedure per l'approvazione del gonfalone comunale. L'iter avviato dall'Amministrazione Carofano si è interrotto proprio in virtù dello scioglimento del Consiglio comunale. Quale esigenza ha ora il Commissario nel voler chiudere tale partita i cui aspetti sono da ricomprendere tra i più alti valori simbolici che una comunità può esprimere e che non possono né devono essere delegati a chi non è espressione della comunità? Ci si chiede quale significato etico, sentimentale potrebbe dare una comunità a una scelta fatta da chi temporaneamente e per un mero ‘accidente giuridico’ si trova a supplire la titolarità di una funzione politica? Sembra assurdo che la ‘bandiera’ di una comunità possa essere scelta da un commissario”.

L’ultimo punto è riferito invece alla tassa di soggiorno entrata in vigore lo scorso anno. “Con molta sofferenza e con accordi programmatici con gli albergatori – continua il Comitato Civico – la tassa di soggiorno fu introdotta dalla passata Amministrazione Carofano. Si sa che quando si interviene nelle ‘tasche’ dei cittadini tutto diventa più complesso e delicato. L'aumento della tassa, preannunciato dal commissario, sta facendo sorgere malumori e proteste. Se vogliamo promuovere il turismo forse è più di buon senso ragionare con i rappresentanti di categoria per iniziative di altra natura”.

In conclusione, il Comitato Civico Telese Terme, chiede che “l'azione commissariale in atto rientri in un alveo di naturale attività ordinaria senza scantonare in vere e proprie azioni di natura politica che vanno ad alimentare un clima di campagna elettorale con evidente danno al tessuto sociale cittadino”.



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