Coldiretti Benevento: "Glisolfato, Sannio penalizzato per le importazioni di grano estero trattato in preraccolta"

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L'Euparlamento è chiamato a decidere sul Glisolfato. Coldiretti Benevento invoca il principio di precauzione anche per i prodotti importati.

Cos'è il Glisolfato Il glifosato è un diserbante sistemico di post-emergenza non selettivo (fitotossico per tutte le piante). A differenza di altri prodotti, viene assorbito per via fogliare (prodotto sistemico), ma successivamente traslocato in ogni altra posizione della pianta per via prevalentemente floematica. Questo gli conferisce la caratteristica di fondamentale importanza di essere in grado di devitalizzare anche gli organi di conservazione ipogea delle erbe infestanti, come rizomi, fittoni carnosi ecc., che in nessun altro modo potrebbero essere devitalizzati.

L'assorbimento del prodotto avviene in 5-6 ore, e il disseccamento della vegetazione è visibile in genere dopo 10-12 giorni. Il glifosato interrompe la via metabolica responsabile della sintesi di fenilalanina, tirosina e triptofano (via dello shikimato), inibendo la sintesi dell'3-fosfoshikimato 1-carbossiviniltransferasi, enzima necessario alla sopravvivenza della pianta.

Il diserbante è al centro di una battaglia tra per effetto dello scontro fra l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro di ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale per la sanità. Per l’Efsa infatti, il glifosato avrebbe una cancerogenicità non verificata dal punto di vista scientifico; al contrario, i ricercatori dell’Oms il 20 marzo 2015 hanno definito il glifosato «probabilmente cancerogeno per l’uomo». Visioni opposte che sembra dipendano dalla strada percorsa per arrivarci. L’Efsa si sarebbe pronunciata sulla molecola (che deve essere autorizzata dall’Ue), lo Iarc dell’Oms avrebbe esaminato la molecola e l’interazione con altri coformulati presenti nei prodotti.

"In attesa della decisione definitiva dell'Europarlamento, è necessario che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato nella fase di preraccolta”. E’ quanto commenta Coldiretti Benevento in riferimento al rinvio della decisione per rinnovare l’autorizzazione del Glyphosate al prossimo comitato del 6 novembre dopo che la Commissione ha constatato che non c’è il sostegno sufficiente per approvare la proposta della Commissione europea.

"Una posizione imprescindibile quella di Coldiretti - sottolinea il presidente di Coldiretti Benevento e vice presidente nazionale, Gennarino Masiello - perché non è possibile adottare due pesi e due misure in una regolamentazione normativa che in Italia esclude la possibilità, in agricoltura, di utilizzare il glifosato in fase di preraccolta. Come pure lo vieta nelle aree frequentate dalla popolazione come ad esempio parchi, giardini, campi sportivi, aree gioco per bambini, zone interne a complessi scolastici o strutture sanitarie. Una posizione che va ben evidenziata anche nell’ambito dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) dove al contrario si prevede invece l’azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato".

"Se la Commissione Europea - conclude Francesco Sossi, direttore Coldiretti Benevento - dovesse votare positivamente il provvedimento, il Sannio che vanta una produzione cerealicola di spessore subirebbe di sicuro un danno. Come Coldiretti ci opporremo alle importazioni di prodotti stranieri per cui non valgono le stesse stringenti normative italiane in materia di salute e sicurezza pubblica. Proprio ieri abbiamo festeggiato il Word Pasta Day ricordando che, nel nostro Paese, l'obbligo di indicazione della materia prima in etichetta scatterà a partire dal prossimo febbraio. Un provvedimento per garantire maggiore trasparenza negli acquisti ai consumatori e fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione".



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