Sant'Agata de'Goti. Il discorso di fine anno del sindaco Valentino

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Carmine ValentinoCarmine Valentino

"Un augurio forte ai precari e ai disoccupati, agli invisibili che vivono nel bisogno e nella sofferenza, affinché la speranza di un futuro migliore diventi certezza".

Il sindaco Carmine Valentino, accompagnato dall’intera Amministrazione Comunale e dal segretario generale Maria Antonietta Iacobellis, ha rivolto ai dipendenti del comune saticulano, riuniti questa mattina in Sala Consiliare, i più fervidi voti augurali per un “Santo Natale” e per un “2019” sereno, sottolineando aspetti importanti del rapporto tra risorse umane dell’Ente e Civica Amministrazione.

Un discorso emozionato ed emozionante – l’ultimo da Sindaco dopo due mandati consecutivi, come lui stesso ha tenuto a ricordare – durante il quale ha toccato temi importanti e di interesse collettivo come le politiche sociali, la salute, la sanità e l’occupazione giovanile, senza dimenticare le eccellenze progettuali messe in campo dall'Amministrazione nell’ultimo decennio e realizzate con l'imprescindibile contributo delle risorse umane interne all'Ente.

“Uno dei momenti più suggestivi dell’anno è alle porte e voglio rivolgere a tutti Voi che mi avete accompagnato, in questo cammino lungo un decennio, gli auguri miei personali e dell’intera Amministrazione Comunale. Un augurio per Voi da estendere ai nostri giovani, ai quali dobbiamo dare fiducia e opportunità, affinché si sentano coinvolti e diano il loro contributo alla crescita del paese. Un augurio speciale da condividere con gli anziani, che rappresentano la storia del nostro paese e la cui saggezza deve essere una guida per tutti. Un augurio forte ai precari e ai disoccupati, agli invisibili che vivono nel bisogno e nella sofferenza, affinché la speranza di un futuro migliore diventi certezza. Un augurio ai bambini, simbolo dell’amore e della speranza per la vita e per la nostra terra. A tutti Voi un augurio affinché la magia di questo momento possa alimentare l’amore per il nostro paese e la partecipazione di tutti alla sua crescita.  Come Sindaco oggi e come Cittadino sempre, auguro, anche a me stesso, che ciò avvenga e che questo paese possa abbandonare, non solo per un giorno, un linguaggio di avversione e paura per lasciare spazio a sentimenti di accoglienza e condivisione operando sempre per una Comunità unita e partecipe”.



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