Comune, PDL all’attacco: il sindaco Pepe è rimasto l’ultimo giapponese del PD
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Nostro servizio – Il sindaco Fausto Pepe prenda atto della sconfitta elettorale, sia più umile e cominci a dialogare con la città. A urne chiuse, i gruppi consiliari del Popolo della Libertà a Palazzo Mosti mettono nel mirino l’Amministrazione Comunale di Benevento per il risultato a tinte fosche del Partito Democratico, appoggiato in campagna elettorale dal primo cittadino e dal suo entourage. L’analisi del voto è emersa stamattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Nazzareno Orlando, Sandro D’Alessandro, Gianfranco Ucci, Roberto Capezzone, Luigi De Minico, Costanzo Di Pietro, Antonio Reale, Mario Pasquariello, Sandro Consales e Antonio Capuano. Assente il gruppo dell’Udeur solo perché attende le dichiarazioni ufficiali del leader Clemente Mastella.
“Non è nostra intenzione fare un’analisi completa del voto che spetta ai partiti – ha precisato Orlando introducendo i lavori -. E’ chiaro, però, che il Pd deve avviare una seria riflessione dopo ciò che è accaduto ieri. La città è ferma ed esige delle risposte. La nostra azione sarà ancora più incisiva per chiedere una maggiore dinamicità del Consiglio e dell’Amministrazione. Girata la pagina delle elezioni, pretendiamo che si cominci a lavorare seriamente sui problemi quotidiani. Non possiamo tollerare che si parli di Puc, Piattaforma Logistica e Unesco senza un confronto in quest’aula”.
“La nostra riflessione – ha aggiunto Ucci – nasce dal fatto che il gruppo di riferimento del sindaco con il suo apparato ha sponsorizzato il Pd e alcune candidature. Questo impegno in città ha prodotto scarsi risultati. Se fossi nei panni degli amministratori, avvierei una riflessione per dare risposte chiare sulle questioni della città. Il Pdl, in questo momento, ha la grande responsabilità di dimostrarsi classe dirigente. C’è molta aspettativa nel nostro elettorato. Per questo incalzeremo l’Amministrazione perché si faccia di più e meglio”.
Di Pietro, invece, si è detto sorpreso delle dichiarazioni del sindaco Pepe che ieri aveva sottolineato come il centrodestra sia minoritario in città: “La verità è che lui ha perso il collegamento con il territorio. Si sono misurati su Cozzolino riuscendo a ottenere solo 1.800 preferenze. E’ un insuccesso totale. Il sindaco prenda atto del mutato rapporto con la città e sia più umile”. De Minico ha paragonato Pepe all’ultimo giapponese del Pd: “Il voto delle europee avrà un riflesso profondo e pesante su questa Amministrazione. Il sindaco ha letto i dati senza sapere che la guerra era già finita. Ha perso il suo Kakà (Clemente Mastella, ndr) senza risvolti positivi per lui visto che il Milan almeno ci ha guadagnato dei soldi.
A Pepe è venuta meno la punta di diamante che è diventato parte integrante del Pdl. Ora lo aspettiamo al giro di boa per capire cosa sarà in grado di fare. Per il momento rappresenta l’immobilismo e l’incapacità anche solo di sfruttare i fondi europei. Sappiamo che sono giunti al capolinea anche se chi è in agonia cerca in tutti i modi di salvarsi. Non saremo certo noi ad offrirgli la ciambella di salvataggio”. D’Alessandro ha invitato il suo successore a prendere atto della situazione e ha invitato la minoranza a dare un segnale nell’interesse della città. Più in generale, l’ex sindaco di An ha detto che “il successo del Pdl darà maggiore stabilità all’azione di governo” anche se ha consigliato maggiore prudenza a Berlusconi.
Ha fatto gli auguri ai neo eletti Mastella e Mazzoni e ha chiesto al leader dell’Udeur di ringraziare il Cavaliere per l’opportunità ricevuto. Pasquariello, ritornando alle questioni comunali, ha parlato di insipienza politica e amministrativa: “Pepe non ha mai avuto il contatto con il territorio. E’ stato portato a spalle in città salvo poi scendervi quando era diventato scomodo”.
Capezzone ha denunciato l’affanno e l’imbarazzo che si registra a Palazzo Mosti e alla Rocca dei Rettori: “Quando si determina questa situazione, scatta la logica della difesa a oltranza che, però, non si inserisce nella responsabilità di governo, danneggia le istituzioni e non fa gli interessi della comunità. Il territorio, invece, necessita di essere guidato in modo responsabile per attivare quei meccanismi che ci consentano di guardare con ottimismo al futuro”. Reale ha proposto alla maggioranza un patto di fine consiliatura che permetta di tornare al voto in tempi radipi. Capuano, infine, ha dichiarato che la città ha bocciato l’Amministrazione con le elezioni europee.
Pellegrino Giornale